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Premio Motumundi 2022 a Maria Cristina Fossi dell’Università di Siena

Il prestigioso riconoscimento celebra l’impegno di Fossi contro l’inquinamento marino e il merito di aver fornito le prime prove al mondo degli effetti delle microplastiche sulle balene

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La consegna del premio a Maria Cristina Fossi, con Roberto Vitale, Presidente Festival Motumundi, presso il Santa Chiara Lab – Università di Siena

È Maria Cristina Fossi la vincitrice del Premio Motumundi 2022. Professoressa ordinaria di Ecologia ed Ecotossicologia all’Università di Siena, nel 2012 ha fornito le prime prove al mondo degli effetti delle microplastiche sulle balene.

La cerimonia di consegna del premio si è svolta oggi al Santa Chiara Lab, presieduto da Angelo Riccaboni, alla presenza di Roberto Vitale, presidente del Premio Motumundi.

“È un privilegio premiare una scienziata di fama internazionale, una donna i cui studi sulle microplastiche e, in modo particolare, sull’impatto che hanno sulla biodiversità del Mediterraneo sono riferimento a livello mondiale – ha commentato Roberto Vitale – La professoressa Fossi è un’eccellenza italiana che condivide l’urgenza di accendere i riflettori sulla necessità di sviluppare una nuova cultura dell’ambiente. Le microplastiche nei mari e nell’Oceano non sono un problema del futuro, ma un’emergenza”.

La professoressa Fossi, che dal 2000 è direttrice scientifica del Biomarker Laboratory (CIBM), nel campo dei rifiuti marini è coordinatrice scientifica del progetto Plastic Busters proposto dal 2013 come flagship project di Med-SDSN. Il progetto, che ha lo scopo di monitorare e mitigare l’impatto della plastica nel Mediterraneo, è stato accreditato nel 2016 da Union for the Mediterranean, nonché finanziato nel 2018 dal programma Interreg MED EU – Plastic Busters MPAs. Nel 2019 Plastic Busters è stato dichiarato, dall’Unione europea, progetto di eccellenza per il BLUEMED Pilot for a Plastic Free Healtly Mediterranean.

“Ringrazio il Festival Motumundi per questo riconoscimento che non premia soltanto il mio lavoro ma lo sforzo condotto negli ultimi 10 anni da tutto il team di Plastic Bluster per cercare di unire, nella battaglia contro i rifiuti marini, la sponda Sud e quella Nord del Mediterraneo. – ha commentato Maria Cristina Fossi – Un riconoscimento non solo personale ma di un gruppo di sognatori che hanno creduto e continueranno a credere in questa meravigliosa avventura”.

Negli anni precedenti, il Premio Motumundi è stato assegnato ad Alice Imbastari, ambientalista e attivista per il clima, al fisico-climatologo e premio Nobel Filippo Giorgi, nonché all’artista, filantropo e attivista Gordon Matthew Thomas Sumner, in arte Sting.

“È un onore ospitare per il secondo anno consecutivo le iniziative del Festival Motumundi che questo anno premia una scienziata di grande valore dell’ateneo senese impegnata nel promuovere la difesa degli ecosistemi marini e la sostenibilità ambientale– ha commentato Angelo Riccaboni –  Il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena da anni supporta iniziative in ottica sostenibile basate sulla creazione di sinergie fra ricercatori, istituzioni e imprese. Con SDSN Mediterranen e PRIMA ci impegniamo nel promuovere progetti e soluzioni concrete per un Mediterraneo sempre più sostenibile, equo e prospero”.

Parte integrante del festival internazionale su clima e ambiente Motumundi (www.motumundi.it) nato per sensibilizzare la comunità nazionale e internazionale sulla necessità di un cambiamento culturale per tutelare l’ambiente, il premio è promosso dalla Vitale Onlus (www.vitaleonlus.it) in collaborazione con la Commissione Europea, la Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, e gode della media partnership dell’ANSA (Agenzia Italiana Stampa Associata).