Rinnovabili

Parte in 37 porti italiani l’iniziativa Save the sea Recycle cooking oil

Save the sea Recycle cooking oil


Sono 37 i porti turistici e commerciali peninsulari e insulari che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione di raccolta dell’olio alimentare esausto rivolta ai diportisti sulla corretta gestione dell’olio da cucina: Save the sea Recycle cooking oil targata Marevivo e RenOils, insieme ai partner ASSONAT-Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici, Lega Navale e Guardia Costiera e con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica.

I diportisti possono così gettare l’olio, utilizzato per cucinare in barca, direttamente al porto, salvaguardando il mare e i suoi abitanti. Non tutti sanno che l’olio è altamente inquinante e per questo è importante non buttarlo in acqua, così come nel lavandino o nello scarico del bagno: un litro di olio è responsabile dell’inquinamento di circa 1.000 mq di acqua, forma una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna marine. Se recuperato correttamente, invece, può essere riciclato nella produzione di biodiesel per autotrazione, in impianti di cogenerazione, nella produzione di bio-lubrificanti, di saponi, cere e altro.

Ecco i porti che hanno aderito divisi per Regione:
•5 in Toscana (Pisa, Livorno, Capraia, Piombino, Isola D’Elba) grazie al partner di RenOils, EcoPuntoEnergia
•7 in Liguria (Sanremo, Alassio, Savona, Finale Ligure, Varazze, Santa Margherita Ligure, Chiavari) grazie al partner di RenOils, EcoPuntoEnergia
•7 in Puglia (Casalabate, Mola di Bari, Ostuni, Fasano, San Foca Melendugno, Vieste, Manfredonia) grazie al partner di RenOils, Protit
•1 in Abruzzo (Pescara) grazie al partner di RenOils, Adriatica Ambiente
•1 nelle Marche (Fano) grazie al partner di RenOils, Adriatica Ambiente
•2 in Veneto (Fossone e Barricata) grazie al partner di RenOils, SEB
•1 in Friuli Venezia Giulia (Lega Navale sez. Trieste) grazie al partner di RenOils, SEB
•1 in Piemonte (Lega Navale di Meina) grazie al partner di RenOils, Alberio
•4 in Campania (Marina di Salerno, Marina di Policastro, Marina di Arechi, Cantieri Nautici) grazie al partner di RenOils, Proteg
•2 nel Lazio (Porto di Roma, Isola di Ventotene) grazie al partner di RenOils, Proteg
•3 in Sicilia (Licata, Capo D’Orlando, Baia Levante) grazie al partner di RenOils, Sicilgrassi
•3 in Sardegna (Marina di Portisco, Marina di Sifredi, Marina Sant’Elmo) grazie al partner di RenOils, Ecoservicesarda

Abbiamo creduto in questo progetto fin da quando ci è stato proposto – spiega il Presidente di RenOilsEnnio Fano – e la risposta entusiasta dei Porti è stata una conferma. Chiudere il cerchio, quello dell’economia circolare per l’appunto, è il nostro obiettivo. Più olio da cucina si raccoglie, meno inquiniamo. Per questo motivo, le nostre iniziative sono sempre accompagnate da attività strutturate di sensibilizzazione e informazione. Vogliamo arrivare nelle case dei cittadini: è proprio la raccolta domestica, infatti, a produrre il quantitativo maggiore di rifiuto ma è anche la più difficile da intercettare. A oggi recuperiamo il 32% dell’olio utilizzato per cucinare, è quindi utopistico pensare di raggiungere il 100% in breve tempo ma possiamo guardare avanti avendo fiducia che sempre più persone differenzino il rifiuto “olio da cucina” e ne comprendano l’importanza. Nonostante le difficoltà di alcuni ad aderire fin da subito a questa campagna a causa del Covid-19, ci auguriamo che tanti altri Porti diventino parte di questa squadra perché solo comunicando la corretta maniera di gestione dell’olio esausto si può salvaguardare il nostro meraviglioso polmone blu.

Leggi anche Lisbona, ecco i primi autobus alimentati al 100% con olio da cucina esausto

Questo progetto ci conferma quanto sia importante il gioco di squadra nella gestione dei rifiuti e, di conseguenza, nella salvaguardia del mare – dice Carmen di Penta, Direttore Generale di MarevivoTutti possiamo e dobbiamo fare la nostra parte; i cittadini devono separare quanto più possibile i propri residui e disporne in maniera appropriata, mentre i consorzi e le amministrazioni devono mettere a disposizione sistemi di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti. Solo così riusciremo a convertire i rifiuti in risorse, invertendo la corrente e salvando il mare, un bene necessario anche per la nostra sopravvivenza e per questo siamo felici di avere al nostro fianco un partner come Il Consorzio RenOils.”

Exit mobile version