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PNIEC: Fondo mitigazione rischio favorisce sviluppo della Geotermia e investimenti

fondo mitigazione rischio geologico
Foto di Simon Steinberger da Pixabay

“Dopo tanti anni di vuoto normativo attorno alla geotermia, finalmente questo Governo e il Ministro del MASE Gilberto Pichetto Fratin ci ha ascoltato e ha reso concreto ciò che chiedevamo da tempo: l’incentivazione di un contingente dedicato di 1 GW al 2030 e l’introduzione nel quadro normativo di un fondo di mitigazione del rischio di esplorazione in nuove aree a garanzia degli investimenti e dello sviluppo della geotermia.” Lo ha dichiarato Andrea Ferrara, Direttore dello sviluppo di Fri-El Geo, società bolzanina del gruppo Fri-El Green Power dopo l’approvazione del PNIEC, che ha inserito un fondo rischi tra gli strumenti ad hoc per nuovi impianti basati su tecnologie innovative.

“Ora la parola passa all’Europa, che ha recentemente sottolineato come ai consumatori nel mercato interno devono essere garantiti prezzi energetici accessibili per tutte le fonti energetiche, uno dei fattori che contribuiscono in modo maggiore alla competitività della Ue. Ci aspettiamo dunque un’azione a favore dell’energia geotermica, inserita tra quelle prioritarie poiché la diffusione di questa fonte di produzione di energia rinnovabile programmabile e a lungo termine potrebbe svolgere un ruolo chiave nel garantire l’autonomia e la sicurezza energetica, nonché nel raggiungere gli obiettivi climatici e di decarbonizzazione.” – ha aggiunto Ferrara. “Il fondo mitigazione del rischio geologico, sul modello che la Francia utilizza da quaranta anni, è l’assicurazione che mancava per innescare un circolo virtuoso per la geotermia. È necessario sia per avere maggiore sicurezza sulla prima perforazione e la ricerca del fluido geotermico, sia per aprire la porta a investimenti e investitori, soprattutto stranieri, che come noi aspettano garanzie”.

Ha concluso Ferrara: “Il sottosuolo italiano è tra i più ricchi in Europa di fonte geotermica, con una concentrazione altissima in Pianura Padana, la zona più inquinata d’Europa. Ma tutta l’Italia possiamo dire che è geotermica. Dunque abbiamo le tecnologie, le competenze per svilupparle, la risorsa naturale sotto i nostri piedi e ora anche un fondamentale strumento normativo che ci rappresenta”.

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