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Più efficienza e meno consumi con la gestione ottimale degli edifici

gestione ottimale degli edifici
Credits: ABB

È un fatto ormai risaputo che gli edifici consumino più del 40% dell’energia globale e siano causa diretta dell’emissione del 39% di CO2.
La buona notizia è che si può fare molto su questo fronte: le tecnologie esistono e possono essere applicate con relativa semplicità. A patto di impostare una attività di Facility Management.

Un grande potenziale di miglioramento

Oltre a soluzioni passive (come la coibentazione con il cosiddetto cappotto termico) è fondamentale ottimizzare l’utilizzo degli impianti, in particolare quelli per il riscaldamento e il raffrescamento. L’IoT e la connettività hanno profondamente cambiato il modo in cui questo lavoro viene eseguito.

“Fino a pochi anni fa veniva svolta una attività periodica di manutenzione e si interveniva in caso di guasto. –  conferma Daniele Agosto, Marketing and Communication manager di Gruppo Fervo, specializzato in servizi di Facility ed Energy Management nel Real Estate – Non esisteva il concetto di monitoraggio remoto, ci si affidava a semplici programmazioni orarie. Per questo talvolta in inverno venivano spalancate le finestre per bilanciare il troppo caldo negli ambienti o, al contrario, in estate per far entrare aria tiepida in uffici eccessivamente raffrescati. Un ingente spreco di energia. Oggi invece possiamo conoscere in tempo reale queste informazioni e usarle per ottimizzare l’impiego di risorse”.

La forza dei dati

Occorre dunque ricavare dati dagli ambienti e dagli impianti per migliorare l’efficienza complessiva degli edifici. Residenziale, terziario o industria avranno esigenze diverse, pertanto sarà fondamentale regolarsi di conseguenza.
Anche in questo caso la tecnologia viene in aiuto: i dati generati (temperatura esterna e interna, efficienza degli impianti, previsioni meteo ecc.) contribuiscono alla gestione degli impianti attraverso l’elaborazione con appositi algoritmi, contribuendo a stilare un modello di funzionamento ideale.

In presenza di un parco immobili esteso, può essere valutato il comportamento delle diverse centrali termiche in base ad altri parametri (volumetria degli edifici serviti, utilizzo residenziale o terziario ecc.) e stabilire di conseguenza le migliori strategie da seguire per ottenere il comfort ideale minimizzando i consumi.

Ragionamenti simili possono essere fatti sulla base di altri parametri in tema di facility management. Lo smart working, ad esempio, ha rivoluzionato il modo in cui gli uffici vengono utilizzati. Sulla base di sensori predisposti a valutare la presenza o meno di persone in determinati ambienti, può essere regolata di conseguenza anche la temperatura. La tecnologia consente di farlo in automatico, senza che debba intervenire manualmente un operatore. Gli edifici sono dunque responsabili di gran parte dei consumi, ma offrono un significativo margine di efficientamento che può essere messo in opera in maniera semplice e con tecnologie già oggi disponibili.

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