Inserito nell’ambito della Missione 2 del PNRR, riguarda il finanziamento di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, nonché di colonnine di ricarica e sistemi di accumulo
Le risorse disponibili ammontano a circa 1 miliardo di euro, di cui circa 700.000 per la produzione primaria
C’è vivo interesse, da parte delle imprese agricole, per il secondo bando Parco Agrisolare. Lo dimostra la folta partecipazione al webinar organizzato oggi da Confagricoltura per fornire informazioni agli imprenditori insieme ad alcuni esperti: Marco Lupo, Capo Unità di Missione PNRR del Ministero dell’Agricoltura; Stefano Esposto, Davide Valenzano, Federico Mandolini del GSE; Tommaso Honorati, responsabile Agrisolare di ANB; Donato Rotundo, direttore dell’Area Sviluppo sostenibile e Innovazione della Confederazione. Ha introdotto l’incontro il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile.
Pubblicato il 21 luglio scorso, l’avviso apporta alcune novità per le aziende. Inserito nell’ambito della Missione 2 del PNRR, riguarda il finanziamento di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, nonché di colonnine di ricarica e sistemi di accumulo. Le risorse disponibili ammontano a circa 1 miliardo di euro, di cui circa 700.000 per la produzione primaria.
Tra gli interventi ammissibili figurano la riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, quali la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di sistemi di aerazione connessi alla sostituzione di questi ultimi.
Le principali novità del bando illustrate nel webinar sono così sintetizzabili: incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo; introduzione dell’ autoconsumo condiviso e possibilità di partecipazione di imprese in forma aggregata; innalzamento della soglia di potenza massima a 1.000 kWp per impianto; raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro; raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro; spesa massima per beneficiario pari a 2,33 milioni di euro; calcolo del fabbisogno di energia termica senza limiti.
Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica del GSE dalle ore 12:00 del 12 settembre fino alle 12:00 del 12 ottobre 2023.
“Possono essere raggiunti obiettivi molto più sfidanti rispetto a quanto previsto dalla misura del PNRR, – ha affermato Rotundo – che stanzia 1,5 miliardi per l’installazione di 0,375 Gigawatt di impianti integrati nelle strutture produttive entro il 2026. Visto l’interesse da parte delle imprese, l’esaurimento delle risorse a disposizione è praticamente certo”.
Per questo motivo, per Confagricoltura, appare evidente la necessità di procedere poi a una verifica del risultato del secondo bando per una riprogrammazione di ulteriori risorse. La proposta della Confederazione è di destinare ulteriori somme e di aumentare di 0,5 GW il potenziale.