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Otovo cresce del 200% sfidando le turbolenze della supply chain

La startup norvegese, leader in Europa per il solare residenziale, presenta i dati del secondo trimestre: Italia pioniera nel mercato delle batterie solari

La crisi energetica sta impattando fortemente sull’equilibrio economico-sociale europeo. Il taglio delle forniture di gas dalla Russia, l’aumento del costo di combustibili fossili e delle materie prime, insieme ai problemi legati alla supply chain, continuano a spingere fortemente la crescita della domanda di energia solare. In questo contesto, l’azienda norvegese Otovo, marketplace europeo dedicato alla vendita online di pannelli fotovoltaici per il mercato residenziale, presenta risultati significativi nel secondo trimestre del 2022, in termini di vendite, installazioni, ricavi e margini. 

La startup, presente in Norvegia, Italia, Polonia, Svezia, Francia, Spagna, Germania e quotata all’Euronext Growth di Oslo da inizio 2021, ha raddoppiato le installazioni (1.745 vs 864) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, portando i ricavi a 19 milioni di euro e l’utile a 4 milioni di euro, rispettivamente il triplo e il quadruplo in confronto all’anno precedente. A guidare il mercato Norvegia, Italia e Spagna con EBITDA positivo, dove i volumi e la redditività delle unità vendute indicano che queste performance saranno mantenute nel tempo e supporteranno gli altri mercati nel graduale raggiungimento della profittabilità.

Fin dal primo momento in cui Otovo è entrato nel mercato italiano, nel secondo trimestre del 2021, il nostro paese è stato trainante nel business dell’azienda soprattutto grazie alla guida esperta del General Manager Fabio Stefanini che per primo ha introdotto la commercializzazione delle batterie in aggiunta ai pannelli solari, nell’ottica di soddisfare le aspettative dei consumatori. 

I risultati sono stati così incoraggianti che l’azienda ha aggiornato la propria offerta introducendo anche la vendita di batterie in Spagna, a settembre 2021, Germania, a dicembre, e poi Polonia, Svezia e Francia a febbraio 2022.

Penso che tra una generazione ci sarà una batteria in ogni casa in Europa. Entro pochi anni sarà insolito non aggiungere una batteria quando si acquista un sistema di energia solare, un caricabatterie per veicoli elettrici o una pompa di calore” – afferma Andreas Thorsheim, fondatore e CEO di Otovo.

Nel primo anno di commercializzazione sono state vendute 1.700 batterie per un valore di oltre 10 milioni di euro. Nei mercati europei, un cliente su quattro acquista una batteria insieme ai propri pannelli solari: Italia e Germania sono all’avanguardia in questo mercato con sette clienti su dieci che aggiungono batterie al loro sistema energetico domestico.

Integrando il proprio impianto fotovoltaico con un sistema di accumulo si possono garantire livelli di autoconsumo fino al 90%. Un approvvigionamento costante e sicuro di energia rinnovabile che apporta benefici in termini di sostenibilità e di risparmio sulle spese delle famiglie. L’Italia, fin da subito, ha reagito positivamente alla vendita integrata di batterie e pannelli solari passando dal 48% nel terzo trimestre del 2021 al 73% del secondo trimestre del 2022, superando la Germania (70%).

Otovo ha registrato una crescita straordinaria nel mercato italiano, arrivando a guadagnarsi un EBITDA positivo già solo dopo un anno. Questo dato positivo è la dimostrazione che la popolazione del nostro Paese è pronta per la rivoluzione solare di cui il pianeta ha bisogno” – commenta Fabio Stefanini, General Manager Otovo Italia Essere stati d’esempio e da guida per la commercializzazione delle batterie solari anche negli altri Paesi in cui Otovo è presente ci dà ulteriori stimoli per una sempre maggiore crescita. Grazie anche agli incentivi messi a disposizione nella legge di bilancio 2022, è più facile per gli italiani avvicinarsi all’energia solare e introdurre gli impianti fotovoltaici nella propria abitazione, il che rappresenta un aiuto per l’ambiente e per il portafoglio nella vita di tutti i giorni.”

Otovo, grazie alla crescita costante delle vendite e ad una solida pianificazione, prevede di consegnare progetti per un valore di circa 47 milioni di euro nel secondo semestre, con l’aspettativa di un graduale miglioramento delle condizioni della supply chain. Inoltre, entro il 2022 è prevista l’apertura di tre nuove sedi rispettivamente in Austria, Portogallo e Regno Unito.