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Ocean Disclosure Initative, il primo Blue Rating internazionale

Blue Rating internazionale
Foto di Máté Markovics da Pixabay

Si è tenuto oggi a Palazzo Mezzanotte, nella sede di Borsa Italiana e con il Patrocinio del Comune di Milano, il primo One Ocean Summit realizzato da One Ocean Foundation, realtà italiana di rilevanza internazionale per la salvaguardia dell’oceano, attiva da anni in progetti di ricerca nell’ambito della Blue Economy. In quest’occasione è stata presentata Ocean Disclosure Initative, una nuova metodologia per misurare l’impatto delle imprese sugli ecosistemi marini, ideata e progettata da One Ocean Foundation in collaborazione con SDA Bocconi, McKinsey & Company e CSIC.

Un progetto tanto ambizioso quanto necessario, se si considera che l’80% delle pressioni sull’ecosistema marino sono generate da attività industriali operate sulla terraferma.

Ha ricordato Stefano Pogutz, Prof. Corporate Sustainability, Direttore dell’MBA Full time di SDA Bocconi e Presidente del Comitato Scientifico di One Ocean Foundation: “E’ importante parlare di Blue Economy: un concetto che amplia significativamente quello abitualmente usato di “economia dell’oceano”, che invece si concentra unicamente sulle industrie che operano direttamente sul mare. Per Blue Economy si intende un’economia che utilizza in maniera sostenibile e resiliente le risorse marine e i servizi ecosistemici generati dall’oceano e impiegati dall’uomo e che quindi può riguardare anche attività non direttamente connesse all’ecosistema marino”.

One Ocean Initiative è una metodologia concreta che ha l’obiettivo di portare le imprese ad essere più consapevoli e ad agire, a misurare e ad essere più trasparenti, secondo un insieme di parametri – che vanno dallo sviluppo di una strategia di sostenibilità dedicata all’oceano all’analisi dei rischi legati alle pressioni esercitate sul mare, fino ad arrivare a un sistema di metriche per la misurazione delle proprie prestazioni.

Tutte queste informazioni saranno funzionali allo sviluppo futuro di un Blue Rating, che consentirà di classificare imprese e organizzazioni secondo il grado di attenzione verso la protezione dell’Oceano che saranno capaci di esprimere. Questa seconda fase di sviluppo coinvolgerà ulteriori stakeholder, con l’obiettivo di approfondire le specificità dei diversi settori che esercitano pressioni sull’oceano. Il progetto prevede infatti un impianto metodologico omogeneo, con la presenza, tuttavia, di declinazioni per i diversi settori industriali.

“Le aziende rivestono un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’ecosistema marino. Con questa metodologia ci proponiamo di aiutarle a comprendere nel dettaglio il loro impatto sul mare e a migliorarlo, colmando il divario esistente con il tema della qualità dell’aria”, ha commentato Leonardo Totaro, Chairman di McKinsey Mediterraneo. “Per incentivare l’adozione di questo modello da parte delle imprese, puntiamo a coinvolgere anche le istituzioni finanziarie, che hanno sempre più interesse ad avere clienti attenti alla sostenibilità ambientale”.

“Ocean Disclosure Initative punta ad affrontare quello che fino ad oggi è stato un vuoto: l’assenza di una metodologia strutturata in grado di aiutare le imprese di riconoscere e conseguentemente rendicontare con trasparenza le pressioni dirette e indirette delle proprie attività sugli ecosistemi marini. Finora nessun operatore del terzo settore aveva mai lavorato in questa direzione. La sfida è enorme ed è tra le più cruciali del nostro tempo” ha commentato Jan Pachner, Segretario Generale di One Ocean Foundation.

Il progetto presentato oggi prende le mosse dall’attività pluriennale di ricerca portata avanti da One Ocean Foundation in collaborazione con SDA Bocconi, McKinsey & Company e CSIC nell’ambito della Blue Economy, e rappresenta così l’ultimo passaggio dell’evoluzione della Fondazione in questo settore.

A questo primo One Ocean Summit, introdotto dal saluto del Vicepresidente di One Ocean Foundation Riccardo Bonadeo e dal Presidente di Borsa Italiana Andrea Sironi, sono intervenute ulteriori personalità di rilievo impegnate nello studio e nella protezione del mare, qui indicate in ordine alfabetico: François Bailet – Senior Legal Officer Division for Ocean Affairs and the Law of the Sea, Office of Legal Affairs delle Nazioni Unite; Enzo Bianco – Presidente del Consiglio Nazionale ANCI; Sandro Carniel – Primo ricercatore CNR, Federico Fumagalli – Partner McKinsey & Company; Mauro Pelaschier – Velista e Ambassador One Ocean Foundation; Paul Rose – Expedition leader di National Geographic; Max Sirena – Ambassador One Ocean Foundation e Skipper di Luna Rossa Prada Pirelli; Catherine Warner – Direttore CMRE-NATO.

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