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Iren lancia la nuova campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata

Iren

Iren, multiutility leader del Nord Ovest, conferma ancora una volta il suo impegno nella costruzione delle premesse ecologiche, sociali e tecnologiche per un ambiente e un futuro migliori. Attraverso attività di gestione dei servizi ambientali, Iren svolge un ruolo da protagonista nell’economia circolare, grazie alla capacità di chiudere il ciclo dei rifiuti trasformandoli in risorse per il territorio. 

Ed è su questo punto che la multiutility insiste: con un lavoro di squadra e una corretta raccolta differenziata, si può davvero fare la differenza. Forte del proprio radicamento territoriale, l’azienda è infatti impegnata a coinvolgere i cittadini, stimolandoli nell’adozione di comportamenti corretti per incrementare sempre più il livello qualitativo della raccolta dei rifiuti. 

Per comunicare questi obiettivi Iren ha realizzato, con il supporto di Leagas Delaney, una campagna che fonda la propria creatività su alcuni errori comuni nella separazione dei rifiuti. I tre soggetti realizzati corrispondono infatti ad altrettanti oggetti “mostruosi” frutto di cattive abitudini, e richiama i cittadini a una maggiore attenzione nella separazione dei rifiuti: il “Pizzone”, nato dall’insieme di organico e carta, il “Peperattolo”, frutto di organico e latta non differenziati, la “Tazziglia”, ibrido tra ceramica e vetro. Questi i rifiuti “anomali” protagonisti della campagna di sensibilizzazione, accompagnata dal claim “La differenziata, fatta male, genera mostri”.

Con l’obiettivo di generare un cortocircuito visivo nello spettatore, i soggetti della campagna ci pongono davanti al risultato delle nostre azioni, stimolando una riflessione dal tono serio ma irriverente.

La campagna è on air dal 30 gennaio 2023 nei territori dove il Gruppo Iren svolge i servizi ambientali – Torino, La Spezia, Reggio Emilia, Parma e Piacenza – e declinata su molteplici canali: affissioni statiche e dinamiche in vari formati, advertising e contenuti digitali. 

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