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Intersolar Europe: le centrali elettriche ibride sono l’imperativo del momento

Lo stato dell’arte, le questioni normative e le prospettive future del comparto centrali elettriche ibride saranno argomenti chiave a Intersolar Europe, dove si incontrerà il settore solare mondiale.

Intersolar Europe: le centrali elettriche ibride sono l’imperativo del momento

In tutta Europa stanno nascendo grandi centrali elettriche ibride. Una volta completato, un progetto in Portogallo comprenderà un impianto fotovoltaico da 365 megawatt (MW), un parco eolico da 264 MW, un accumulatore a batteria da 168 MW e un elettrolizzatore da 500 kilowatt (kW) per la produzione di idrogeno verde. In un progetto in Spagna, il fotovoltaico è combinato con l’energia idroelettrica, con una potenza totale della centrale ibrida dopo il completamento di 86 MW. Inoltre, in Bulgaria è attualmente in costruzione un impianto ibrido con 238 MW di fotovoltaico, 250 MW di energia eolica e 250 MW di accumulatore a batteria.

Crescita esponenziale del fotovoltaico

Il dinamismo nella costruzione di impianti fotovoltaici rimane a un alto livello e mostra segnali di ulteriore crescita: Nel 2023/2024 gli impianti solari hanno rappresentato tre quarti delle nuove capacità di produzione di energia installate in tutto il mondo. Nel 2015 la potenza fotovoltaica installata a livello mondiale ammontava a circa 200 GW e la capacità di generazione ottenuta fino al 2024 ha potuto essere decuplicata a 2.000 GW, superando così la soglia dei due terawatt.

L’Agenzia internazionale dell’energia prevede che entro il 2030 saranno installati circa 6.000 GW di potenza fotovoltaica, ovvero un’ulteriore triplicazione in pochi anni. Le quantità di elettricità provenienti da energie rinnovabili, oggetto di un aumento esponenziale, devono essere integrate in modo flessibile e intelligente nel sistema elettrico. La combinazione di generazione e accumulo in un unico luogo sarà una componente cruciale della risposta a questa sfida.

Nel prossimo futuro, la combinazione di generazione di energia solare a terra e accumulatori dovrebbe diventare la norma, uno sviluppo che si può osservare, ad esempio, anche negli accumulatori domestici in Germania.

Implosione dei costi, prezzi dell’elettricità in calo 

Uno dei fattori più importanti del boom globale di tali progetti ibridi sono i prezzi dei componenti, che da anni sono in forte flessione; negli ultimi 15 anni sono diminuiti dell’85 per cento nel settore del fotovoltaico e addirittura del 90 per cento negli accumulatori a batteria. Secondo uno studio dell’Istituto Fraunhofer per i sistemi energetici solari (ISE) del luglio 2024, i costi di produzione energetica (LCOE) dei parchi solari in Germania sono compresi tra 4,1 e 6,9 centesimi di euro/kWh.

Nella combinazione di impianti fotovoltaici a terra e accumulatori a batteria, l’LCOE è compreso tra 6,0 e 10,8 centesimi/kWh. In confronto, i costi di produzione delle centrali a combustibili fossili sono oggi significativamente più elevati: le centrali a lignite costano da 15,1 a 25,7 centesimi, le centrali a carbone da 17,3 a 29,3 centesimi, le centrali termoelettriche a ciclo combinato da 10,9 a 18,1 centesimi e le centrali a gas flessibili da 15,4 a 32,6 centesimi per kilowattora.

Le centrali nucleari vanno dai 13,6 ai 49,0 centesimi/kWh. In futuro, le centrali elettriche ibride renderanno l’elettricità non solo pulita, ma anche molto più economica. In questo modo, in futuro, garantiranno la base per prezzi dell’elettricità convenienti a lungo termine per l’industria, le piccole e medie imprese e le utenze private.

Le centrali elettriche ibride sono utili alle reti

La tendenza centrale elettrica ibrida è favorita dal boom mondiale degli accumulatori a batteria. Perché con questi sistemi è possibile ottimizzare la commercializzazione dell’elettricità prodotta con diversi modelli di business, come la rimunerazione per l’immissione in rete o la vendita diretta. Inoltre, le batterie consentono operazioni di arbitraggio energetico, ovvero l’immagazzinamento di elettricità in periodi di prezzi bassi e la reimmissione in caso di domanda elevata e prezzi corrispondenti, nonché la fornitura di energia di bilanciamento e servizi di stabilità della rete. Grazie a questi ultimi, in futuro le centrali ibride contribuiranno in modo significativo alla stabilità e alla flessibilità delle reti. Attraverso concetti e processi di controllo intelligenti, alterneranno le diverse modalità operative e raggiungeranno un livello ottimale sia in termini di redditività che di utilità di rete.

Sfruttare al meglio i punti di connessione alla rete

I punti di connessione alla rete sono spesso un fattore limitante per l’espansione del fotovoltaico e dell’eolico. A questi, contrariamente alla situazione attuale, potrebbe essere collegata una potenza di generazione potenziale superiore a quella che possono effettivamente trasportare. Una tale “sovrastruttura” sarebbe molto utile per le centrali elettriche ibride, poiché le centrali solari ed eoliche hanno profili di generazione molto diversi che si completano a vicenda nella combinazione.

Con il collegamento congiunto di produzione solare ed eolica, si potrebbe arrivare a un totale del 53 per cento di sfruttamento del punto di connessione alla rete, con una sovrastruttura del 250 per cento. Facendo un confronto, in media il fotovoltaico da solo raggiunge il 13 per cento, l’energia eolica il 33 per cento. In questo contesto, l’Associazione tedesca delle energie rinnovabili (BEE) parla di “Low hanging fruits”.

Intersolar Europe: il punto d’incontro del settore solare internazionale

Intersolar Europe, che quest’anno si terrà dal 7 al 9 maggio, offre una panoramica completa sugli ultimi prodotti, tecnologie e soluzioni, nonché sulle principali tendenze nel campo delle centrali fotovoltaiche ibride. Mercoledì 7 maggio, alla concomitante Intersolar Europe Conference dalle ore 14.00 alle ore 15.30, si terrà la sessione in lingua inglese “Hybrid PV Power Plants II: Strategies for Matching Energy Generation & Power Demand”, giovedì 8 maggio, il tema delle centrali ibride sarà oggetto di un’altra sessione in lingua inglese all’Intersolar Forum (padiglione A3, stand n. A3.150) dalle 15.00 alle 16.30. Intersolar Europe fa parte dell’alleanza fieristica The smarter E Europe. Alle sue quattro sotto-fiere a Monaco di Baviera, gli organizzatori si aspettano più di 3.000 espositori e oltre 110.000 visitatori professionali, come produttori, fornitori e distributori, installatori e prestatori di servizi, sviluppatori di progetti, progettisti e start-up, sui 206.000 metri quadrati dei 19 padiglioni fieristici e dell’area all’aperto (Outdoor Area) già completamente prenotati.

Intersolar Europe e le fiere concomitanti ees Europe, Power2Drive Europe ed EM-Power Europe si terranno dal 7 al 9 maggio 2025 presso Messe München nell’ambito di The smarter E Europe, la più grande alleanza fieristica europea per il settore dell’energia.

Per maggiori informazioni consultare i siti web:

www.intersolar.de

www.TheSmarterE.de

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