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Horizon 2020, con i bandi energia assegnati 385 milioni alle imprese italiane

Studio realizzato da GSE, I-Com e APRE sull’impatto del programma per il settore delle fonti rinnovabili: approvati 958 progetti di ricerca e innovazione su 6.000 proposti. L’Italia al terzo posto in Europa per numero di proposte finanziate

Horizon Europe
via depositphotos.com

Un buon successo di finanziamento, realizzato con un grande sforzo progettuale, fatto di risorse umane, di qualità e di cooperazione, che ha portato al riconoscimento di oltre 385 milioni di euro per le imprese italiane. L’Italia ha partecipato efficacemente ai bandi energia del Programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione “Horizon 2020” comparendo, come partner o come coordinatore, in oltre 6.000 progetti, ottenendo finanziamenti su ben 958 proposte, con un tasso di successo pari quasi al 16% e posizionandosi come terzo paese per numero di proposte finanziate, dopo la Spagna e la Germania in un programma europeo altamente competitivo. Sono questi alcuni dei dati contenuti nello studio “L’impatto della partecipazione al programma Horizon 2020 sulle imprese italiane: un’analisi per il settore energia”, realizzato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE SpA), dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e dall’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE).

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Il rapporto è stato presentato oggi a Roma da Alberto Biancardi, Direttore Studi, Monitoraggio e Relazioni internazionali GSE, Franco D’Amore, Vicepresidente I-Com, e Chiara Pocaterra, Capo dipartimento Progetti Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE), in un convegno pubblico organizzato da I-Com e dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Ad aprire i lavori della giornata è stato l’Amministratore Unico del GSE, Andrea Ripa di Meana, mentre in chiusura è intervenuto il Presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce.
Il Rapporto è uno strumento utile per la comunità nazionale R&I e per decisori politici. I dati presentati non solo fotografano lo stato dell’arte ma rappresentano una chiave di lettura verso il futuro, fondamentale per comprendere i punti di forza e di debolezza del settore energia nel sistema nazionale R&I. L’impegno congiunto di GSE, I-Com e APREè infatti quello di facilitare la partecipazione italiana di qualità in Horizon Europe, il Programma Quadro che finanzierà la ricerca e innovazione europea fino al 2027.

Lo studio può essere scaricato sul sito APRE, sul sito I-Com e su quello del Gestore dei Servizi Energetici.