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Nasce Haiki+, il polo tecnologico per la gestione dei rifiuti

Economia circolare e innovazione tecnologica al centro dei nuovi progetti e della strategia del Gruppo

Haiki+

È stato presentato oggi Haiki+, il nuovo ecosistema integrato per la gestione dei rifiuti nato dall’unione di quattro realtà già attive nel sistema dell’economia circolare: Haiki Recycling, Haiki Mines, Haiki Cobat e Haiki Electrics. Haiki+ è il one-stop shop dell’economia circolare in grado di gestire la raccolta, il trattamento e la valorizzazione di grandi quantità di rifiuti a 360° e su tutto il territorio nazionale, contribuendo in maniera concreta e incisiva al processo di transizione ecologica del nostro territorio.

Nel corso dell’evento che si è tenuto ad Ecomondo – la fiera per la transizione ecologica più importante di Italia – Nicola Colucci, Presidente di Haiki+, ha dichiarato:   “Haiki+ è uno dei più grandi player di eccellenza nel sistema dell’economia circolare che, grazie alle competenze delle quattro anime  che lo costituiscono  e al valore integrato dei servizi offerti, mira non solo alla corretta gestione dei materiali di scarto ma vuole essere una guida nel processo di transizione ecologica del nostro Paese”  e prosegue “Il processo di transizione ecologica richiede un approccio circolare e sostenibile della gestione dei rifiuti. Per fare la differenza è necessaria l’esperienza di chi conosce il settore da anni e può trasformare ciò che viene percepito come un dovere e uno scarto in risorsa e concrete opportunità di business: questa è Haiki+”.

All’evento di presentazione sono intervenuti inoltre Claudio de Persio, CEO Haiki Electrics e Haiki Cobat, Flavio Raimondo, CEO Haiki Recycling e Haiki Mines per approfondire i risultati e gli obiettivi delle 4 divisioni, e Camilla Colucci, CEO di  Circularity, per presentare traguardi e obiettivi ESG del Gruppo.

Il Gruppo, attivo nel settore da più di 30 anni, concretizzerà  nel corso del prossimo biennio una serie di progetti inseriti in un percorso di innovazione settoriale che fa del recupero delle materie prime non solo un fattore chiave nella lotta contro la crisi climatica ed ecologica ma anche un elemento di competitività sul mercato. In quest’ottica si inseriscono: Cyclus, la nuova rete certificata di autodemolitori costituita da Haiki Cobat, nata per promuovere la circolarità del comparto automotive, gestendo in trasparenza e sicurezza il fine vita delle vetture fuori uso e al tempo stesso favorendo il recupero di materie prime preziose. Missione che diventa ancora più urgente alla luce della proposta del nuovo Regolamento europeo sull’End of Life Vehicle. Nell’ambito del settore delle batterie invece, Haiki+ sta sviluppando l’Innovative and Sustainable Plant for Batteriers Recycling, il nuovo impianto di recupero di pile, batterie e accumulatori e per lo stoccaggio di rifiuti che sorgerà nel 2024 a Pollutri, con l’obiettivo di rispondere alla crescente domanda di batterie destinata ad aumentare a livello globale di 14 volte entro il 2030. Inoltre, grazie alla collaborazione tra la start up 9-Tech, e al finanziamento PNRR ottenuto con Veritas, Haiki Mines darà vita ad un eco-distretto circolare in grado di gestire 3000 ton annue di pannelli fotovoltaici per recuperare l’87% dei materiali con elevata purezza, impiegabili poi come materia prima seconda, fra cui il silicio (critical raw material).

 Le 4 divisioni

Haiki+ è’ presente su tutto il territorio nazionale grazie alla rete dei punti di raccolta, degli impianti e dei partner consolidati.

Haiki Recycling è il braccio operativo industriale di Haiki+ nella raccolta, selezione, cernita, e valorizzazione dei rifiuti speciali (anche pericolosi) prodotti dalle aziende. Svolge le sue attività in 6 impianti specializzati dislocati tra Piemonte e Lombardia, e grazie a partner qualificati, può garantire sull’intero territorio nazionale una copertura completa di tutti i settori merceologici. Vanta un parco mezzi adatto ad ogni tipologia di raccolta e oltre 4.000 attrezzature utili allo stoccaggio dei rifiuti.

Haiki Mines realizza impianti complessi grazie ad un alto livello di engineering e esperienza consolidata in più di due decenni di attività. L’idea alla base della filosofia di Haiki Mines è di alimentare le discariche senza creare sul territorio nuove zone grigie attraverso progetti di landfill mining, pratica che consiste nello svuotare ed estrarre materie prime di valore dalle vecchie discariche e riempirle nuovamente con frazioni ad oggi non recuperabili. Opera in tre siti di smaltimento di proprietà, all’intero dei quali viene inoltre captato e prodotto biogas impiegato per generare energia elettrica e termica.

Haiki Cobat offre servizi integrati e personalizzati di raccolta, trattamento e avvio al riciclo di gestione dei prodotti giunti a fine vita (pile e accumulatori esausti, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, inclusi i moduli fotovoltaici, pneumatici fuori uso, prodotti in materiale composito e prodotti tessili) e consulenza e formazione alle imprese per lo sviluppo sostenibile. La sua rete fa riferimento ad un network logistico e di impianti accuratamente selezionati in base ai più rigidi standard ed è presente, in modo capillare, su tutto il territorio nazionale.

Haiki Electrics unisce l’esperienza di tre aziende specializzate nella raccolta, nel trattamento e nella valorizzazione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, incluse le  frazioni più complesse derivate dal trattamento, come le plastiche  contenute nei RAEE. Haiki Elecrtics attualmente conta sue tre impianti di proprietà posizionati nel Centro-Nord Italia, due rivolti al trattamento delle cinque categorie di RAEE ed un terzo destinato alla sola separazione, estrusione e valorizzazione delle plastiche derivate dal trattamento dei rifiuti elettronici.