Rinnovabili

Lo straordinario potenziale della Geotermia per la Transizione Energetica

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Foto di WikiImages da Pixabay

Il tasso di crescita della geotermia è ancora troppo basso

AIRU e UGI, facendosi interpreti delle esigenze ed aspettative di tutti gli operatori del settore teleriscaldamento e del settore geotermoelettrico propongono la formazione di un Tavolo Tecnico che valuti il significativo contributo che la geotermia può dare alla transizione energetica del Paese e le proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi UE al 2030 e al 2050 da presentare urgentemente al Ministro per la Transizione Ecologica. L’uso sostenibile delle risorse geotermiche ha la potenzialità per dare un’accelerazione significativa alla transizione energetica ed ecologica, in particolar modo per raggiungere gli obiettivi indicati dall’UE per quanto riguarda il taglio delle emissioni climalteranti del 55% e l’aumento del contributo da fonti rinnovabili del 40% entro il 2030.

La configurazione geotermica del territorio nazionale offre eccellenti opportunità per la produzione di energia elettrica sul lato tirrenico del Paese, dove sono presenti operatori nazionali ed internazionali pronti a sviluppare progetti geotermici, e anche vastissime prospettive per fornire energia termica a larga e piccola scala su gran parte del territorio italiano, usando le risorse nel medesimo sito dove c’è la domanda. Con le sue caratteristiche di stabilità e continuità di esercizio, la geotermia offre ottime prestazioni contribuendo significativamente al mix energetico rinnovabile nei tre settori principali: produzione elettrica, mediante impianti di abbattimento gas ad alta efficienza o ibridi innovativi, utilizzo del “calore geotermico” per riscaldamento e raffrescamento, anche con l’ausilio di pompe di calore (Geoscambio), e teleriscaldamento di complessi edilizi, città e per l’industria, anche in forma integrata con recupero del calore di scarto.

Pur essendo una tecnologia in costante sviluppo, il tasso di crescita della geotermia per la produzione geotermoelettrica è ancora troppo basso, soprattutto a causa di 3 criticità:

Una decina di progetti sono attualmente in attesa di autorizzazione ed altri in iter autorizzativo. Essi avrebbero da soli la capacità complessiva di generazione elettrica di oltre 700 GWh/anno, pari a un decimo della quota di nuova energia da fonte rinnovabile da immettere in rete, indicato dal Ministro Cingolani come obiettivo al 2030 per l’Italia. Allo scopo di superare le barriere allo sviluppo della geotermia in Italia e in sintonia con associazioni, ordini professionali e istituti di ricerca, AIRU e UGI, con il sostegno dell’European Geothermal Energy Council (EGEC), chiedono azioni concrete ed immediate per colmare il vuoto legislativo che questo settore lamenta.

In particolare essi chiedono:

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