Cosa si è detto alla Quarta Conferenza Nazionale IFEC
“Le Comunità Energetiche sono un fatto culturale: rendere le famiglie consapevoli del consumo e unirle alle PMI aumentando il numero di produttori e consumatori è una sfida nazionale, non solo del governo e del PNRR o dei soli addetti ai lavori. In questa fase è importante lavorare per rivedere e cogliere una serie di riserve che ancora limitano l’accesso al meccanismo e promuoverne la diffusione. IFEC ha in questo senso un ruolo importante, la Conferenza Nazionale IFEC è un momento che aiuta ad ordinare l’agenda delle priorità per lo sviluppo del settore”.
Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha aperto così la Quarta Conferenza Nazionale delle Comunità Energetiche, appuntamento di riferimento sul tema CER organizzato presso il GSE dall’Italian Forum of Energy Communities – IFEC.
Realizzato col supporto di Edison, EnGreen, Solarelit powered by Greenvolt, Confcooperative, Datanetwork, fabbricadigitale, Legacoop, Maps Group, e col Patrocinio del MASE, l’incontro ha fatto il punto su stato dell’arte e prospettive di sviluppo delle CER italiane insieme a istituzioni, aziende, centri di ricerca, professionisti e promotori di CER realizzate sui territori.
Il Forum fondato da WEC Italia ed Energy Center del Politecnico di Torino è diventato infatti in questi anni punto di riferimento grazie alla sua composizione eterogenea e alla partecipazione attiva allo sviluppo tecnico-normativo del settore. Romano Borchiellini (Coordinatore dell’Energy Center PoliTO) e Michele Vitiello (Segretario Generale del WEC Italia) hanno espresso in apertura del convegno la propria soddisfazione per la grande attenzione riscontrata sul tema, la costante crescita del Forum e il fruttuoso dialogo col GSE, che per il secondo anno consecutivo ha ospitato l’evento. IFEC continuerà a promuovere l’autoconsumo diffuso come modello che aiuta a raggiungere gli obiettivi climatici, e che crea valore a livello locale, rafforzando la sicurezza energetica e favorendo una partecipazione attiva di cittadini, istituzioni locali e piccole imprese alla transizione ecologica.
Il Presidente del GSE Paolo Arrigoni ha fornito alla numerosa platea i dati sulle comunità energetiche nazionali: “In poco più di 7 mesi sono state oltre 450, per una potenza complessiva di 65 MW, le nuove richieste di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso inoltrate al GSE e oltre 750 quelle di accesso al contributo PNRR, dedicate alla realizzazione di nuovi impianti in Comuni con meno di 5.000 abitanti, per circa 65 MW. Dal 21 novembre, sulla Mappa interattiva delle Cabine Primarie, è possibile conoscere le Configurazioni di Autoconsumo già qualificate dal GSE mentre, per i Comuni, è disponibile un percorso attrezzato, progettato per facilitare la creazione di CER”.
“L’evoluzione delle comunità energetiche è forse una delle sonde più efficaci che abbiamo a disposizione per una lettura concreta di aspetti cruciali per la decarbonizzazione dei consumi elettrici”, ha dichiarato il Presidente di ARERA Stefano Besseghini. “La loro evoluzione ci dà informazioni sulla accettabilità sociale, sul grado di “energy literacy” dei consumatori, sulla disponibilità del consumatore a supportare politiche di transizione giusta. Sono uno strumento ancora in evoluzione ma da monitorare con grande attenzione anche per capire se alcune scelte, anche regolatorie, meritano di essere riviste ed aggiornate. Può essere che i modelli che si consolideranno nel lungo periodo siano diversi da quelli che abbiamo immaginato o auspicato ma se sapranno mantenere i principi base dell’autoconsumo, della accettabilità sociale e della solidarietà saranno certamente una storia di successo”.
Se le potenzialità delle CER come nuovo e consapevole approccio “dal basso” al mondo dell’energia sono evidenti, è altrettanto vero che occorre uno sforzo collettivo per diffonderne la conoscenza tra i cittadini. Secondo l’aggiornamento di un’indagine condotta da Ipsos Italia e presentata dal Presidente Nando Pagnoncelli infatti: “Alla crescente attenzione che il tema della sostenibilità ambientale riveste agli occhi dei cittadini fa da contraltare il limitato livello di conoscenza delle Comunità energetiche rinnovabili che, tuttavia, suscitano un interesse elevato dopo che viene descritto alle persone intervistate di cosa si tratta. Basti pensare che il 57% dichiara di essere interessato ad aderire a una CER i cui vantaggi attesi sono rappresentati dal risparmio sulla bolletta energetica e dalla possibilità di accelerare il processo di transizione ecologica verso un modello di sviluppo più sostenibile. Al contrario le preoccupazioni sono focalizzate sulla percezione degli investimenti economici elevati e sulla burocrazia e la complessità normativa. Appare pertanto necessario investire significativamente in comunicazione per rendere familiare il concetto di CER, fornendo nel contempo informazioni adeguate per poter attenuare le resistenze dei cittadini”.
La Conferenza si è sviluppata attorno a tre panel tematici verticali: le certezze e l’armonizzazione del quadro normativo, le esperienze e le progettualità sui territori, gli sviluppi innovativi per l’autoconsumo diffuso.
Un quadro normativo finalmente più chiaro e misure di supporto come il decreto CER e gli incentivi previsti dal PNRR (in particolare con l’introduzione di strumenti come i contributi a fondo perduto per i comuni sotto i cinquemila abitanti e la tariffa incentivante per l’energia rinnovabile condivisa) risultano essenziali per stimolare la crescita del settore e far emergere soluzioni locali e sostenibili, ma importante anche il ruolo degli istituti di credito.
Finalmente il quadro normativo si è completato lasciando poco spazio a interpretazioni e rischi, per cui ci aspettiamo che il mercato delle comunità energetiche veda ora anche una partecipazione massiva delle istituzioni finanziarie”, ha commentato Carlo Tacconelli, CEO e Co-Founder del partner della prima sessione, EnGreen. “Il PNRR, i contributi e il premio incentivante sono un grandissimo supporto, ma funzionano come cash back, pertanto non risolvono la necessità di capitali iniziali. C’è bisogno di banche e istituzioni di credito che possano creare prodotti finanziari adatti a fare il bridge iniziale dei capitali necessari per la partenza delle CER”.
Uno sguardo alla messa a terra delle CER è arrivato dal secondo panel, “Best practices e progettualità dai territori”, promosso in collaborazione con Edison.
Andrea Guzzetti, Responsabile comunità energetiche di EdisonNext, ha sottolineato il generale interesse e la sempre maggiore consapevolezza dei territori sul tema, ma anche qualche complessità su cui lavorare, tra cui il meccanismo, la sostenibilità economica e la governance e gestione delle iniziative. “Edison Next sta sviluppando diverse progettualità supportando pubbliche amministrazioni, imprese e privati nel percorso di costituzione e gestione delle CER, mettendo a disposizione competenze e capitali di investimento. Le comunità energetiche costituiscono una grande opportunità per il Sistema Paese e sarà fondamentale il supporto di operatori specializzati per abilitarne lo sviluppo, consentendo di mitigare i rischi e garantendone la stabilità nel tempo”.
Infine, uno sguardo al futuro nel panel di chiusura concentrato sugli sviluppi innovativi per l’autoconsumo diffuso, promosso insieme a Solarelit powered by Greenvolt.
“Le configurazioni di Autoconsumo Diffuso rappresentano un generatore di competitività per le PMI italiane”, ha detto Ivo Gattulli, Managing Director BU Autoconsumo Diffuso Greenvolt. “La condivisione virtuale di energia pulita, a livello locale, permette di generare risorse economiche da reinvestire anche nelle aree di Social & Governance, supportando PMI e Microimprese nel reperire i fondi necessari per mantenersi competitive e sostenibili, soprattutto in vista di eventuali obblighi in ambito ESG previsti dalla CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive”.
In mezzo ai dibattiti, un importante momento per il network IFEC e per lo sviluppo delle Comunità Energetiche italiane, con la proclamazione della “CER dell’anno IFEC” 2024, riconoscimento attribuito al progetto capace di distinguersi per elementi di innovazione sociale, economica e tecnologica, e assegnato a “Sun-Fai”, CER in forma cooperativa fondata a Dalmine (Bergamo). “Siamo orgogliosi e felicemente sorpresi che il percorso che abbiamo intrapreso più di due anni fa abbia ricevuto un riconoscimento così significativo. Ringraziamo IFEC per avercelo attribuito. Il merito, come l’energia nelle CER, va davvero condiviso con tutte le persone che danno una mano nella cooperativa e tutti quelli che supportano l’attività di Sun Fai. Speriamo sia solo il primo passo di un percorso che porti a valorizzare il bene comune nelle comunità in cui opereremo nel segno della sostenibilità sociale, ambientale ed economica”, ha detto Francesco Crivena in rappresentanza della CER Sun-Fai. Insieme al Riconoscimento IFEC la CER si è aggiudicata anche il Premio Calì: un contributo economico messo a
disposizione dalla Famiglia del Professore Emerito del Politecnico di Torino Michele Calì, scomparso nel 2021, e destinato a una giovane risorsa impiegata nello sviluppo della CER stessa: un modo per trasmettere ai giovani laureati, lavorando su casi concreti, le competenze necessarie per la gestione di uno strumento capace di diffondere dal basso la spinta verso la transizione green.
La Conferenza è stata come da tradizione preceduta dall’evento di networking riservato ai membri del Forum IFEC e promosso in collaborazione con Enel, occasione di approfondimento sui temi CER e per la presentazione in anteprima del libro “Le Comunità Energetiche Rinnovabili: opportunità di sviluppo per i territori e strumento per la transizione energetica”, pubblicato dal Sole 24 Ore col supporto di Enel e RSE.
La registrazione integrale della Conferenza, slides, risultanze e photogallery dell’iniziativa saranno presto disponibili sul sito IFEC. IFEC è un’iniziativa permanente aperta all’adesione di tutti i soggetti interessati allo sviluppo delle Comunità Energetiche. Per qualsiasi maggiore informazione sull’iniziativa e sulle attività del Forum IFEC è possibile contattare segreteria@ifec.it