“Centenario Lucense” ed “Energia condivisa”, sono questi i nomi dei due nuovi progetti di Comunità energetica annunciati dal direttore generale di ForGreen Spa SB Gabriele Nicolis, intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Dalla Lucense 1923 alle Comunità Energetiche“.
Oltre a Nicolis hanno partecipato anche l’eurodeputato della Lega Paolo Borchia, i consiglieri regionali Marco Andreoli e Arturo Lorenzoni, rispettivamente presidente della Terza Commissione Consiliare e docente dell’Università di Padova, Maurizio Bertipaglia, di Sefea Impact Sgr Spa, Gianluca Tacchella, amministratore delegato di Carrera Jeans e Giordano Veronesi, già presidente del Gruppo Veronesi, appassionato di storia locale.
Il confronto degli ospiti sui temi legati all’energia e ai nuovi modelli necessari per trovare una sostenibilità economica e ambientale, è arrivato a pochi giorni dall’approvazione in Regione Veneto della Leggeper la promozione delle Comunità energetiche, e si è tenuto proprio nel 99° anniversario dalla fondazione de “La Lucense”, una società idroelettrica nata a Lugo di Valpantena, nel Comune di Grezzana (Vr), nel 1923, grazie a 26 persone che decisero di seguire i consigli del parroco del paese, don Giuseppe Fontana, e di utilizzare una caduta d’acqua per avviare una turbina e produrre la prima fonte elettrica di quel territorio.
Da quella esperienza, terminata a metà degli anni Sessanta con la nascita dell’ENEL e la nazionalizzazione di tutte le piccole centrali private, compresa La Lucense, prende ispirazione anche ForGreen.
“Nel 1999 sette pronipoti di quei 26 pionieri si unirono per creare quella realtà imprenditoriale che oggi noi tutti conosciamo col nome di ForGreen, percorrendo le orme dei bisnonni. La nostra è una Società benefit che ha sempre considerato l’energia rinnovabile un elemento aggregativo fondamentale della società, in fondo l’energia è un bene comune e ce ne stiamo accorgendo ancora di più oggi in un mercato che ha fatto salire a dismisura i prezzi mettendo in difficoltà imprese e famiglie”, spiega Gabriele Nicolis. “In occasione dell’incontro promosso dall’Associazione Verona Network su Radio Adige TV abbiamo annunciato l’avvio di due nuovi progetti aggregativi: uno si chiama Centenario Lucense, l’altro Energia condivisa. Il primo prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su immobili situati nelle stesse zone dell’alta Valpantena dove nacque l’esperienza del 1923; il secondo, in collaborazione con Legacoop Veneto, l’installazione e la condivisione di impianti posizionati sui tetti delle imprese associate alla Legacoop regionale”.
“Entrambi i progetti si caratterizzano per una raccolta di capitale tra i cittadini che diventeranno poi soci autoproduttori e consumatori (prosumer) dell’energia prodotta dagli impianti realizzati”, prosegue il direttore generale di ForGreen Spa Sb. “Stiamo già lavorando in maniera analitica e sinergica con enti pubblici, amministrazioni comunali e imprese private per arrivare a ottenere un risultato che restituisce benefici importanti in termini di sostenibilità economica, abbattendo i costi dell’energia, nel rispetto dell’ambiente”.
ForGreen è una delle prime aziende italiane ad aver inaugurato il modello delle comunità energetiche nel nostro Paese. Nell’estate del 2010 ha ideato un nuovo modello partecipativo e condiviso ed esattamente un anno dopo, nel 2011, sempre a Lugo di Valpantena, nacque la Cooperativa Energyland. Un campo fotovoltaico da 1 MWp ha dato la possibilità a oltre cento famiglie di aderire in qualità di socie, di acquistare delle quote e di beneficiare di tutti i plus di un impianto fotovoltaico pur non avendolo installato fisicamente sul proprio tetto di casa.
“Dal 2011 a oggi il modello WeForGreen è cresciuto molto”, conclude Nicolis “oggi contiamo tre comunità energetiche e oltre un migliaio di soci. In undici anni abbiamo raccolto 4,7 milioni di euro di capitale e investito grazie alla leva finanziaria oltre 17 milioni per la costruzione di 6 MWp di impianti. La cosa che più conta per noi è che abbiamo già ridistribuito alla base sociale 2,6 milioni di euro permettendo l’abbattimento parziale e in alcuni casi totale del costo della bolletta”.