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Eolico offshore, Renexia: Taranto tra le candidate per la fabbrica di turbine

Eolico offshore, Renexia: Taranto tra le candidate per la fabbrica di turbine

Riccardo Toto: con Taranto un rapporto speciale nel segno di Beleolico

«Ottant’anni di associazionismo per Confindustria Taranto sono un traguardo davvero significativo e lasciano una traccia indelebile nel tessuto di una città e un territorio con cui abbiamo un rapporto speciale», così Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia, a margine dell’evento tenutosi alla Camera dei Deputati per celebrare gli 80 anni di Confindustria Taranto. 

Nelle acque antistanti il porto di Taranto, nel 2022 Renexia ha inaugurato Beleolico”, il primo parco eolico marino del Mediterraneo, realizzato secondo un modello industriale frutto dell’esperienza maturata dalla società negli Stati Uniti e Toto ne ha sottolineato la grande valenza: «Per noi Taranto e la Puglia sono un po’ come una seconda casa, con Beleolico abbiamo applicato il “modello Renexia” per coinvolgere in un dialogo continuo e costruttivo tutte le realtà attive del territorio e i risultati ci hanno dato ragione».

Nell’ambito delle attività di Renexia, Toto ha messo in evidenza l’avanzamento dei   grandi progetti: «Negli USA ad inizio settembre la Casa Bianca ha autorizzato definitivamente il progetto della nostra controllata US Wind per realizzare un parco eolico offshore da 1,7 Gw nel Maryland. In Italia abbiamo consegnato ad agosto lo Studio di Impatto Ambientale di MedWind, il più importante progetto di eolico offshore galleggiante dell’intero Mediterraneo al largo delle coste occidentali della Sicilia. Per la sua portata, Med Wind potrebbe essere l’innesco per avviare una filiera industriale nazionale, non presente in altri paesi europei, che assicurerebbe all’Italia un ruolo di leadership nel segmento dell’industria eolica oltre a contribuire concretamente all’implementazione del Piano Mattei».

Una filiera dell’eolico “Made in Italy”: una fabbrica di turbine per Taranto?

E in relazione all’innesco di una filiera dell’eolico “Made in Italy”, Toto ha chiarito le ragioni dell’accordo per la costruzione di una fabbrica di turbine in Italia: «Abbiamo cominciato a ragionare in un’ottica globale con la firma in agosto di un protocollo d’intesa al Mimit alla presenza del ministro Adolfo Urso e del colosso cinese MingYang, uno dei più grandi produttori al mondo di turbine eoliche. Lo scopo è quello di realizzare in Italia una fabbrica di turbine e avviare finalmente il processo che porterà a creare nel nostro paese una filiera industriale specializzata.  Si tratta di un investimento da 500 milioni di euro che darà occupazione a 1300 persone». 

Sui tempi di realizzazione del nuovo sito produttivo, Toto è stato altrettanto chiaro: «L’accordo prevede la localizzazione della nuova fabbrica, gestita da una newco a maggioranza italiana, entro la fine dell’anno. Con MingYang stimiamo in 2 anni il tempo di costruzione della nuova fabbrica a partire dal Final Investiment Decision. Per quel che riguarda l’area, Taranto è già entrata, con altre, tra le sedi candidate per l’avvio della filiera italiana dell’offshore. La scelta verrà fatta nelle prossime settimane al termine delle valutazioni in corso assieme al Governo, Invitalia, le Regioni e le Autorità Portuali interessate».

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