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Efficienza energetica e rinnovabili: la ricetta AssoESCo per raggiungere gli obiettivi del PNIEC

Il Presidente di AssoESCo Cantarella: “ESCo centrali per accelerare la transizione energetica, che può diventare l’opportunità di sviluppare un nuovo paradigma economico fondato su sostenibilità ambientale, sociale ed economica”

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Credits: Assoesco

Nell’ambito dell’edizione 2024 di Key – The Energy Transition Expol’Associazione di riferimento delle aziende italiane che promuovono, progettano, realizzano e facilitano gli interventi di efficienza energetica, AssoESCo, ha organizzato un convegno dal titolo “Efficienza e rinnovabili per accelerare il processo di transizione energetica. La ESCo come attore centrale per raggiungere gli obiettivi del PNIEC”.

Un’iniziativa pensata per approfondire, alla luce degli sfidanti obiettivi di efficienza energetica e riduzione delle emissioni nei settori ESR indicati nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC), il ruolo chiave delle ESCo come facilitatori e acceleratori della transizione energetica, con particolare riferimento ai meccanismi di supporto all’efficienza energetica nelle imprese e negli edifici e al processo di diffusione di nuovi impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile.

L’evento è stato aperto dai saluti del Presidente dell’Associazione Giacomo Cantarella e dalla Vicepresidente Giorgia Farella che nella sua relazione, partendo dal PNIEC e dagli obiettivi sfidanti in esso contenuti, ha messo in evidenza come la ESCo possa essere un facilitatore e acceleratore della transizione.

Il Presidente Cantarella ha spiegato che “La transizione energetica in corso è veloce e dirompente, gli obiettivi europei e nazionali sono molto sfidanti. Siamo convinti che ci sia bisogno di soggetti professionali che siano in grado di supportare questo processo. Tramite il loro approccio integrato, le ESCo sono in grado di individuare, finanziare e realizzare il giusto mix di interventi di efficientamento energetico integrando le fonti rinnovabili, gestire le opere realizzate o riqualificate, monitorarne le prestazioni e gestire i processi amministrativi. Se accompagnata da un quadro di policy e strumenti incentivanti stabili, inclusivi e adeguati, la transizione può diventare l’opportunità per il paese di sviluppare un nuovo paradigma economico fondato sulla sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale ed economica”.

Ai saluti iniziali dei Vertici dell’Associazione è seguito un keynote speech di Paolo Arrigoni, Presidente del GSE, che ha offerto una panoramica sul percorso energetico nazionale e si è soffermato sugli obiettivi al 2030: “I nuovi sfidanti obiettivi dovranno vedere certamente protagoniste le imprese e le pubbliche amministrazioni, ma anche i singoli cittadini che potranno contare sulle ESCO quali soggetti centrali e facilitatori. Il GSE, braccio operativo del Governo e garante dello sviluppo sostenibile del Paese, continuerà a svolgere il proprio ruolo abilitante dei meccanismi incentivanti per l’efficientamento energetico, quali il Conto Termico e i Certificati Bianchi, con questi ultimi oggetto di prossima revisione per renderli più rispondenti alle nuove esigenze, e quelli per accelerare lo sviluppo delle  rinnovabili come il FERX e le Comunità Energetiche Rinnovabili, che diffonderanno la cultura della sostenibilità”.

Il convegno è poi entrato nel vivo delle discussioni con due tavole rotonde.

La prima, moderata dal Vicepresidente AssoESCo Francesco Ricciardi, è stata dedicata al ruolo della ESCo come promotore dell’efficienza energetica e ha visto la partecipazione di Ilaria Bertini, Direttrice Dipartimento Efficienza energetica ENEA, Dario Di Santo, Direttore FIRE, Simone Franzò, Senior Assistant Professor School of Management Politecnico di Milano e Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia Commissione Ambiente.

Tra i temi discussi, la capacità delle ESCo di massimizzare il rapporto costi benefici degli interventi di efficientamento energetico che pongono in essere e la necessità di consentire alle stesse di operare nell’ambito di un quadro di policy e strumenti incentivanti stabili nel tempo, inclusivi, adeguati e sostenibili.

Dagli interventi dei relatori sono emerse inoltre ulteriori leve su cui intervenire per raggiungere in modo ulteriormente efficace gli obiettivi di incremento dell’efficienza energetica, in particolare: la necessità di mappare il parco immobiliare italiano, l’importanza di investire in formazione e competenze, nelle nuove tecnologie e sul risparmio energetico dei processi produttivi delle imprese nei settori hard to abate.

Il secondo tavolo si è invece concentrato sullo sviluppo degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Moderato dal Vicepresidente AssoESCo Gianluca Pomo, ha visto lapartecipazione di Chiara Candelise, Partner e fondatrice Ecomill; Gervasio Ciaccia, Responsabile Unità Generazione e Assetti per la Transizione Energetica ARERA; Gabriella De Maio, Professoressa Diritto dell’energia Università Federico II Napoli e Silvia Fregolent, Senatrice Italia Viva Commissione Ambiente.

La tematica è stata affrontata da diversi punti di vista. Si è discusso sia di aspetti più finanziari, quali le diverse soluzioni di finanziamento degli investimenti – crowdfunding e crowdinvesting – e l’importanza di un quadro di incentivazione chiaro e stabile nel tempo, che di aspetti più regolatori, come la necessità di un’ulteriore semplificazione dei procedimenti autorizzativi degli impianti rinnovabili. Tra i temi affrontanti anche quello dello sviluppo delle rinnovabili, con particolare riferimento alle CER e all’autoconsumo, nonché l’ingresso nel mercato di nuove risorse di flessibilità.

Le considerazioni conclusive dell’evento sono state affidate ad Antonio Sclafani, Direzione generale Competitività ed efficienza energetica del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che ha posto l’accento sull’importanza di intervenire efficacemente sul settore civile anticipando i contenuti di alcuni provvedimenti di prossima emanazione sulla razionalizzazione del meccanismo dei bonus fiscali e sull’allargamento del perimetro di azione del Conto Termico.