Con la completa acquisizione di Antas S.p.A. da parte del principale fornitore europeo di servizi energetici GETEC Group, Antas cambia nome e marchio in GETEC Italia a partire dal 1° marzo 2022 e rafforza la sua strategia di sviluppo sul mercato italiano come uno dei principali fornitori di soluzioni energetiche integrate con un modello di business basato su investimenti in asset di produzione energetica per conto dei propri clienti.
Questo è un ulteriore passo avanti in un processo evolutivo che l’azienda ha intrapreso da tempo e consolida la sua posizione di operatore di riferimento nel mercato dell’efficienza e della transizione energetica. L’azienda basa il suo approccio innovativo sulla costruzione e gestione di asset energetici con un alto livello di digitalizzazione nel settore del Real Estate pubblico e privato, nella Sanità privata e nell’Industria.
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“Il rebranding di Antas in GETEC Italia consolida il rapido sviluppo dell’azienda negli ultimi due anni. Con alle spalle uno dei più forti fornitori e operatori di efficienza energetica a livello europeo, partiamo con un nuovo ambizioso piano che porterà GETEC Italia ad aumentare ulteriormente la propria quota di mercato. La nostra specificità di intervento, basata su investimenti in infrastrutture e su un approccio tailor-made dedicato ai clienti, continuerà ad essere l’elemento distintivo e il valore aggiunto che guiderà la crescita del fatturato e della redditività”, dichiara Giovanni Pontrelli, Amministratore Delegato di GETEC Italia.
“Siamo lieti di dare il benvenuto ai colleghi della piattaforma italiana nel gruppo GETEC, con una nuova denominazione. Sosterremo gli ambiziosi obiettivi e la crescita di GETEC Italia a tutti i livelli. D’ora in poi i clienti della piattaforma italiana GETEC beneficeranno di un’unione di tutte le competenze e capacità dell’intero gruppo GETEC per soluzioni energetiche sostenibili, efficienti ed economiche”, afferma Thomas Wagner, CEO del gruppo GETEC.
L’azienda, con sedi a Piacenza e Alessandria, prevede entro il 2027 di aumentare la diversificazione del proprio portafoglio tra clienti pubblici e privati, di espandersi in nuove aree geografiche pur mantenendo la centralità dei propri nuclei storici, di superare almeno il doppio del proprio fatturato e di investire fortemente in infrastrutture energetiche e in nuovi talenti raddoppiando l’organico complessivo.