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Edison Next illumina i giardini PwC a Bergamo, porte aperte a tutti dal 20 settembre

Grazie all’impegno di Regione Lombardia, Comune di Bergamo e Fondazione Accademia Carrara, con il sostegno di PwC, si aprono al pubblico, per la prima volta, gli oltre 3.000 metri quadri adiacenti alla storica sede museale, illuminati grazie a Edison Next. Un grande investimento ha consentito di realizzare il progetto di riqualificazione, firmato dall’architetto Antonio Ravalli, con la collaborazione dell’architetto Valentina Milani di INOUT architettura per la parte paesaggistica

Edison Next illumina i giardini PwC a Bergamo

Dal 20 settembre 2024 lo spazio green di Accademia Carrara apre a tutti: visitatori del museo, cittadinanza e turisti.

I Giardini PwC sono un luogo di sosta prima e dopo l’esperienza dell’arte; la configurazione storica prevede diversi terrazzamenti in cui il presente dialoga con il passato. Unione di natura e cultura, memoria e presente, storia, arte e architettura, ma anche un possibile punto di ritrovo e partenza per passeggiate verso Città Alta o Borgo Santa Caterina.

Inclusione della comunità, valorizzazione del patrimonio paesaggistico, creazione di nuove opportunità, sostenibilità ambientale: l’anima verde della Carrara, grazie a questo importante intervento di riqualificazione, ha nuova vita, in linea con l’area “Città natura” di Bergamo Capitale Italiana della Cultura 2023. Il progetto ha rispettato il paesaggio e le strutture preesistenti, valorizzando il luogo e la sua storia.

I Giardini PwC sono un’unione di molte parti: la storia del museo e la storia della città; forme, soluzioni architettoniche e ingegneristiche; materie come la pietra, il legno e il metallo; la volontà istituzionale insieme a quella di committenti privati a cui si deve l’origine e grande parte dello sviluppo della Carrara.

Con Stefano Arienti e Sedicente Moradi, l’ispirazione ottocentesca dei giardini si attualizza anche attraverso l’opera di due artisti contemporanei.

Stefano Arienti ha ideato e realizzato un mosaico di ciottoli, intitolato Genealogia (parte prima), all’interno di un passaggio che collega i Giardini PwC con il piano terra del Museo. Un’opera permanente site specific che entra nella grande collezione di Accademia Carrara.

Le sculture del Sedicente Moradi – in mostra nei giardini con il progetto La forza, la paura e la meraviglia – sono animali realizzati con legno di recupero. Opere ecosostenibili in grado di assorbire e raccontare l’essenza di un paesaggio, poiché il legno conserva e comunica la memoria degli eventi, anche atmosferici, che lo ha segnato.

I giardini sono intitolati a PwC – organizzazione che offre alle imprese servizi fiscali, legali, di revisione contabile e di consulenza – grazie all’accordo siglato a inizio 2022 tra Fondazione Accademia Carrara e PwC Italia, che sostiene grandi eventi e attività del museo e il cui ingresso nella Fondazione come cofondatore ha segnato un ennesimo e importante momento di arricchimento della governance dell’istituzione.

Il progetto di illuminazione esterna del giardino, composto da complessi illuminanti con proiettori multipli orientabili, dedicati alle mura e al verde e controllati da un sistema domotico, è stato realizzato e donato da Edison Next.

Da venerdì 20 a domenica 22 La bellezza di respira, una rassegna dedicata all’apertura de I Giardini PwC con appuntamenti, visite guidate, attività per famiglie e bambini, insegnanti ed educatori. Info e prenotazioni www.lacarrara.it/evento/la-bellezza-si-respira/

I GIARDINI
L’apertura di questo spazio completa il progetto avviato nel 2022 con il riallestimento degli interni del Museo. La nascita dei Giardini PwC rappresenta e conferma la volontà della Carrara di aprirsi sempre più alla città, consegnando a Bergamo un nuovo spazio da vivere. Un luogo in cui il presente dialoga con il suo passato: la storia inizia con l’acquisto, intorno al 1775, da parte di Giacomo Carrara, di un fabbricato in Borgo San Tomaso a cui era annessa un’ortaglia che terminava sotto le mura venete, dal 2017 patrimonio Unesco.

L’edificio, risistemato dal conte Carrara, risultò molto presto insufficiente per il funzionamento del museo e della scuola di pittura e quindi, nel 1802, si decise di ampliarlo. Venne bandito un concorso, vinto nel 1804 dal bergamasco Simone Elia (Ranica, 1775 – Bergamo, 1828), al quale venne affidata la costruzione dell’edificio di gusto neoclassico che ancora oggi è la sede del museo. Alla gara partecipò anche Leopoldo Pollack (Vienna, 1751 – Milano, 1806), con una proposta di notevole importanza per la storia del giardino, perché accanto alla costruzione di un nuovo edificio, l’architetto prevedeva anche la sistemazione delle ortaglie che risalivano verso il colle di Sant’Agostino. Il progetto è testimoniato in un disegno ad acquarello conservato in Accademia Carrara. Pollack immaginava l’edificio museale non come involucro isolato ma come un elemento inserito nel tessuto urbano ipotizzando, a questo scopo, l’utilizzo dell’ortaglia come snodo e collegamento tra la Bergamo alta e la Bergamo dei borghi storici. Questa idea rimase solo sulla carta e il destino dello spazio verde adiacente la Carrara fu quello di un silenzioso oblio, durato per oltre due secoli.

In occasione della Capitale Italiana della Cultura 2023 si è deciso di procedere alla riqualificazione di questo luogo. La sistemazione della vasta area verde, situata ai piedi del Baluardo di Sant’Agostino e delimitata a nord dalla struttura difensiva quattrocentesca delle Muraine, ha comportato la realizzazione di un giardino su più livelli, di un camminamento esterno che collega i diversi piani del museo e consente il passaggio dalle sale espositive allo spazio esterno, e il recupero di un edificio dismesso trasformato in bistrot. A distanza di oltre due secoli, l’intuizione di Pollack di reinserire il museo nel suo naturale contesto urbano è finalmente diventata realtà.

Rispetto alle scelte paesaggistiche, si è cercato da un lato di mantenere, quanto più possibile, la natura esistente, consolidandola e rafforzandola, dall’altro di introdurre nuove specie seguendo l’ispirazione dei giardini ottocenteschi. Il progetto si presenta oggi sostanzialmente diviso in due parti, seppur in continuità. La prima, a sud verso l’ingresso di via della Noca, caratterizzato da terrazzamenti in cui le protagoniste sono tappezzanti fiorite, rampicanti ed erbacee come vinca, acanto ed echinacee oltre alla Koelreuteria Paniculata, conosciuta anche come albero delle lanterne. La seconda, a nord, con un giardino romantico dove si è cercato sia di dare energia alla vegetazione storica, valorizzando alberi esistenti come il castagno, il tasso, il pero, il noce, i ciliegi, sia di introdurre puntualmente nuove alberature e arbusti, come aceri, ontani, sambuchi e noccioli, rafforzando le macchie boschive esistenti.

IL CAMMINAMENTO
Oltre all’ingresso indipendente da via della Noca destinato a tutti, i visitatori del museo potranno accedere ai giardini direttamente dall’ultima sala espositiva, grazie a un nuovo spazio di connessione che si configura come un’esperienza. Un oggetto complesso, in parte nascosto dal terreno della collina su cui è posto, dotato di rampe, scale e un ascensore. Composto da spazi, pause e aperture, il nuovo camminamento permetterà al pubblico di uscire nei giardini, accedere al bistrot, ma soprattutto collegare gli spazi espositivi in un nuovo percorso ad anello più funzionale rispetto al passato.

IL BISTRO
Il recupero di un edificio dismesso, un tempo magazzino degli attrezzi del museo, ha permesso di dotare Accademia Carrara di un bistrot aperto a tutti, uno spazio piacevole oltreché strategico, con accesso anche indipendente da via della Noca. Bù Bistrot in Carrara, la cui gestione è stata affidata agli imprenditori Francesco Maroni e Luca Guerini di Finlatt S.r.l., già conosciuti a Bergamo per Bù Cheese Bar e per la capacità di valorizzare con la loro offerta l’identità locale. Bù Bistrot in Carrara compie l’incontro tra cibo, arte, territorio e accoglienza. Qui, la gastronomia diventa un mezzo per valorizzare l’identità locale e il territorio, attraverso un’interpretazione libera e creativa dei suoi ingredienti.

SEDICENTE MORADI per ACCADEMIA CARRARA
Il verde degli spazi de i Giardini PwC si anima inoltre di coccodrilli, cerbiatti, orsi e fiere, opere in legno di Sedicente Moradi (Firenze, 1980), artista che dà vita a sculture realizzate con materiali di recupero come rami secchi e foglie. Nelle sue opere viene eliminata ogni infrastruttura e il legno diventa il medium con cui realizza creature che dialogano con l’ambiente in cui sono inserite: figure riconoscibili che interagiscono con il paesaggio e con chi quel paesaggio lo vive. Le installazioni artistiche vogliono essere raffigurazioni simboliche dell’ambizione umana e sono portatrici del valore imprescindibile della sostenibilità ambientale. Dopo una prima tappa presso la Torre PwC di Milano ora le opere del Sedicente Moradi sono arrivate nello spazio verde di Accademia Carrara.

STEFANO ARIENTI per ACCADEMIA CARRARA
Anche lo spazio di connessione tra il Museo e i Giardini PwC diventa un’opera d’arte: Genealogia (parte prima) è il titolo dell’intervento site specific di Stefano Arienti (Asola, 1961) che celebra il materiale povero elevandolo. I ciottoli bianchi e neri sono linee di un disegno che, salendo ed espandendosi in maniera irregolare, trasformano l’ambiente in un antro da esplorare. Sul pavimento, il mosaico delinea un motivo di forme fossili, una dickinsonia, due ammoniti e un crinoide, antichissimi organismi animali appartenenti a ere diverse. L’attraversamento del corridoio segue quindi il percorso diacronico dell’evoluzione fino a intersecarsi con la linea della storia, rappresentata dalle collezioni del museo, e con la creatività dell’essere umano, che dalla natura ha sempre tratto ispirazione ricercando una comune genealogia tra le forme della vita e dell’arte.

“L’inaugurazione de I Giardini PwC in Carrara rappresenta una tappa importante nel percorso di valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Questo progetto, frutto della collaborazione tra Regione Lombardia, Comune di Bergamo e Fondazione Accademia Carrara, è un intervento che unisce arte, cultura e natura, promuovendo la bellezza del nostro territorio. Accademia Carrara, istituzione di eccellenza, ha così ampliato e migliorato l’accessibilità dei suoi spazi, rendendoli fruibili per tutti. I nuovi giardini diventeranno un luogo d’incontro per cittadini, turisti e appassionati di cultura dove vivere un’esperienza che va oltre le mura del Museo”, Francesca Caruso , assessore alla cultura Regione Lombardia

“Con l’apertura dei Giardini, per la prima volta da oltre due secoli, Accademia Carrara si arricchisce di un nuovo significato: non è più solo custode di capolavori artistici e luogo di incontro per la cultura, ma diventa anche uno spazio verde inedito, capace di connettere in modo armonioso Borgo Santa Caterina e Città Alta. Questo progetto crea una nuova opportunità per la città, rendendo la Carrara un luogo ancora più aperto e accogliente. Non si tratta solo di un ampliamento degli spazi, ma anche di un passo decisivo verso la crescita internazionale del museo che vede completata l’offerta dei suoi servizi. Doveroso il ringraziamento a chi ha reso possibile questo progetto, Regione Lombardia nella figura dell’assessora regionale alla cultura Francesca Caruso, Comune di Bergamo oltre all’impegno di PwC, tra i cofondatori della nostra Fondazione Carrara, il cui ingresso ha segnato un ennesimo e importante momento di arricchimento della governance dell’istituzione. In questa occasione, desidero inoltre esprimere un sincero grazie a Giorgio Gori e Nadia Ghisalberti, rispettivamente Sindaco e assessora alla Cultura del Comune di Bergamo dal 2014 al 2024. Il loro costante impegno e la loro fiducia nel progetto di valorizzazione e internazionalizzazione di Accademia Carrara, insieme al prezioso lavoro del CdA, del general manager Gianpietro Bonaldi e delle direttrici artistiche, Maria Cristina Rodeschini prima e Martina Bagnoli ora, sono stati fondamentali per raggiungere questo traguardo”, Elena Carnevali, presidente Fondazione Accademia Carrara e Sindaca di Bergamo

“Con il nuovo allestimento, Accademia Carrara si era posta l’obiettivo di dare adeguato risalto alle collezioni e, insieme, di avere uno spazio per le mostre temporanee, in un percorso più funzionale capace di rendere la visita un’esperienza intensa e immersiva. E così è stato. Questa maggiore attrattività trova oggi un’ulteriore valorizzazione attraverso l’apertura di un percorso esterno che non solo arricchisce il Museo estendendo il suo godimento in una dimensione verde, ma lo proietta e lo congiunge con la città alta e gli edifici intorno. L’offerta ristorativa, di particolare pregio, credo rappresenti un ulteriore plus che sono certo incontrerà l’apprezzamento del pubblico nazionale ed estero. La Carrara ha da sempre rappresentato un pilastro dell’offerta culturale della città e uno dei palcoscenici più prestigiosi per l’affermazione della sua vocazione internazionale. In questo contesto, l’inaugurazione de i Giardini PWC si inserisce in un percorso che Bergamo ha intrapreso da tempo, consolidato con l’anno della Capitale, e rivolto più che mai al futuro”, Sergio Gandi, vice sindaco e assessore alla cultura di Bergamo

“Con l’apertura de I Giardini PwC, Accademia Carrara riconquista uno spazio che fin dalla sua nascita era collegato alla pinacoteca. Un nesso di senso e di luogo che aiuta il museo a compiere la sua missione che è quella di condividere l’arte e la storia con il proprio pubblico, aumentandone la conoscenza e il significato. Inoltre, l’apertura dei giardini consente alla Carrara di ritrovare il legame con gli spazi urbani creando un rapporto sempre più saldo tra museo e città”, Martina Bagnoli, direttrice Accademia Carrara

“Quando nel 2021 affidammo ad Antonio Ravalli l’incarico per il ripensamento dell’allestimento museale della Carrara, era assente dai nostri orizzonti il progetto che oggi ci porta a inaugurare I Giardini PwC. Fu l’architetto Ravalli ad aprire il nostro sguardo sugli spazi esterni, allora inaccessibili, suggerendo che lo sviluppo del museo continuasse oltre le sale, trovando lì completezza e permettendoci dunque di immaginare il compimento, a 220 anni di distanza, del sogno di Leopold Pollack. La sfida che ci lanciava chiedeva coraggio e insieme al Comune di Bergamo decidemmo di affrontarla. Da lì il coinvolgimento di Regione Lombardia e, quindi, di PwC ed Edison Next, attori indispensabili che hanno dato al progetto la concretezza e l’energia necessarie. Un’avventura ambiziosa, che rivoluziona l’offerta del museo, ne cambia percorso ed esperienza di visita e impegna Accademia Carrara e la città intera al confronto responsabile con un nuovo spazio verde e con le sempre più urgenti tematiche green”, Gianpietro Bonaldi, General Manager Accademia Carrara

“Il progetto nasce da una duplice volontà: da un lato creare un percorso museale di connessione degli spazi interni recentemente rivisitati, dall’altro integrare il complesso di nuovi spazi e servizi -giardino e bistrot- in linea con le tendenze e le dinamicità dei musei contemporanei, sempre più attenti ai bisogni dei visitatori, nel pieno rispetto della propria morfologia e storicità. Appoggiandosi sulle antiche infrastrutture in pietra che proteggevano il museo dalla presenza della collina spingente e delle falde acquifere che la innervano, il progetto recupera e fa proprio lo storico buffer di separazione tra natura e costruito. È proprio in questo buffer che l’edificio si adagia e ne trova la propria forma e geometria dove archeologia, acqua, pietra, legno e metallo si fondono dando vita a una nuova struttura aperta verso gli scenari unici del parco e della città, in un nuovo percorso narrativo”, Antonio Ravalli, Studio Antonio Ravalli Architetti

“Gli spazi che ora ospiteranno i Giardini PwC erano da tempo lasciati a sé stessi rappresentando uno spreco, che ci ha motivato da subito ad attivarci per questo progetto di riqualificazione. Siamo un’organizzazione da sempre impegnata a investire risorse in iniziative che valorizzino la bellezza e la cultura, rendendole accessibili e sempre a disposizione di tutti. Questo progetto insieme ad Accademia Carrara ci permette di lasciare un segno tangibile per la crescita socio-culturale del Paese”, Giovanni Andrea Toselli, presidente e amministratore delegato di PwC Italia

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.