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Deloitte: 8 italiani su 10 adottano comportamenti virtuosi per contenere il consumo energetico

Il 75% degli italiani accende le luci solo quando necessario e il 67% usa lampadine a basso consumo. Il 52% dei cittadini sceglie il fornitore di energia elettrica e gas in base al prezzo

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Foto di Free-Photos da Pixabay

La crisi energetica e il conseguente aumento dei prezzi dell’energia stanno avendo gravi conseguenze sulla quotidianità dei cittadini e sui bilanci familiari. I cittadini, così, sono portati a modificare i propri stili di vita in un’ottica più consapevole, con quasi 8 italiani su 10 che hanno già adottato comportamenti virtuosi per contenere il consumo energetico. Nonostante ciò, oltre 6 cittadini su 10 lamentano di non percepire benefici tangibili a causa del costante aumento delle tariffe energetiche. È quanto emerge dalla ricerca di Deloitte “Il Cittadino Consapevole: comportamenti virtuosi, tecnologie digitali e fonti rinnovabili per risolvere la crisi energetica”,il secondo report dell’Osservatorio Deloitte sui trend di sostenibilità e innovazione.

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«Il momento storico che stiamo vivendo ha messo in evidenza il ruolo dei cittadini quale vero agente di cambiamento verso un futuro dove l’innovazione e la sostenibilità sono principi cardine a supporto della transizione verde del Paese. Per affrontare l’attuale crisi energetica, i cittadini italiani hanno maturato una nuova consapevolezza che li sta spingendo verso l’adozione di pratiche più sostenibili, supportate sempre più dalle potenzialità dell’innovazione», commenta Andrea PoggiInnovation Leader Deloitte North and South Europe. «Quanto emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio Deloitte fotografa una straordinaria disponibilità e una presa di coscienza da parte dei cittadini verso le priorità della sostenibilità e il ruolo chiave di un’innovazione concreta a supporto della transizione verde. Di conseguenza, le aziende, facendo leva su tale consapevolezza, hanno la possibilità di sviluppare e accelerare con fiducia i loro programmi di trasformazione verso modelli di business e operativi in grado di generare una importante crescita, che sia davvero sostenibile nell’interesse di tutti gli stakeholder e della società», sottolinea Poggi.

Le nuove abitudini virtuose contro il caro-energia

Le principali aree d’azione dei cittadini verso modelli di consumo energetici più virtuosi sono:

  • comportamenti consapevoli che non implicano alcun costo monetario, come l’uso delle luci solo quando strettamente necessario (75%), la limitazione dei consumi di acqua calda (54%), il prestare attenzione alla modalità “stand-by” (48%). In questa categoria rientra la scelta di un adeguato fornitore di energia elettrica o gas, come indicato dal 28% dei cittadini. La convenienza delle tariffe (52%), la trasparenza del servizio (47%) e la possibilità di avere accesso a sconti (35%) risultano driver primari di scelta del proprio provider.
  • iniziative realizzabili con un investimento contenuto, sfruttando le potenzialità dell’innovazione e delle tecnologie digitali, fra cui l’installazione di lampadine a basso consumo (67%), la scelta di elettrodomestici moderni e di classe energetica elevata (36%), l’installazione di termostati programmabili (21%) o di misuratori di corrente elettrica (18%).
  • Interventi strutturali sono stati indicati da poco meno del 20% dei cittadini e risentono positivamente della disponibilità di agevolazioni fiscali.

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L’importanza delle fonti rinnovabili nel mix energetico nazionale

Il 97% dei cittadini conferma l’importanza e la necessità di avere un’adeguata e crescente quota di energia prodotta da fonti rinnovabili. Una graduale transizione verso un impiego maggiore delle rinnovabili, infatti, secondo gli intervistati garantirebbe al nostro Paese non solo una minore dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili (48%), ma anche una progressiva decarbonizzazione del sistema energetico (42%) e un complessivo miglioramento dei parametri ambientali (34%).

«I cittadini italiani sono sempre più consapevoli dell’importanza e della centralità delle fonti rinnovabili a supporto di un modello di sviluppo sostenibile. Un’intenzione a cui stanno seguendo delle azioni concrete: infatti, oltre un italiano su 2 considera la possibilità di avere accesso a energia elettrica rinnovabile come principale motivazione nella scelta di cambiare fornitore di energia elettrica e dimostra interesse per la sottoscrizione di Programmi di energia verde. Inoltre, dalle evidenze emerse dall’Osservatorio Deloitte, si registra sempre più la tendenza verso la produzione autonoma di energia con oltre il 70% degli intervistati che valuta, ad esempio, l’installazione di tecnologie solari (termico o fotovoltaico) nei prossimi anni», commenta Angelo Era, Energy, Resources & Industrials Industry Leader Deloitte Central Mediterranean.

Per il 52% dei cittadini l’avere accesso a energia “green” è la principale motivazione per valutare un nuovo fornitore. Tuttavia, oggi solo un italiano su 3 dichiara di conoscere il mix energetico del proprio provider e nel 50% dei casi dichiara che la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili non supera il 20% del totale. Gli italiani, inoltre, si dimostrano molto interessati alla cogenerazione di energia elettrica da fonti rinnovabili: i pannelli solari (termici e fotovoltaici) sono le tecnologie che attirano maggiormente l’interesse con circa il 20% dei cittadini che ne valuta l’installazione nei prossimi 12 mesi, cui si aggiunge un quasi 60% che guarda con fiducia al medio periodo. Un trend simile si registra anche per i sistemi d’accumulo dove l’interesse di breve periodo è condiviso dal 15% e quello di medio termine dal 47%.

La centralità delle istituzioni

8 cittadini su 10 esprimono la necessità di un intervento da parte dell’UE attraverso l’introduzione di forme di regolamentazione comunitarie dei prezzi dell’energia elettrica e la modifica dei modelli di gestione del mercato elettrico, coerentemente con gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dallo “European Green Deal”.

Infatti, solo il 28% ritiene le misure attuali sufficienti a contrastare le spinte inflazionistiche legate al prezzo dell’energia elettrica e quasi 8 cittadini su 10 vorrebbero una chiara strategia energetica, che consenta di gestire le criticità odierne (77%) e facilitare la transizione verde del Paese (79%) nello spirito del programma NextGenerationEU.