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Progetto “Venis Cruise 2.0”: così cambiano le crociere a Venezia

Lanciato un “concorso di idee” per individuare una soluzione definitiva offshore che avrà necessariamente come target un arco temporale medio-lungo

DIH, DPC e NCLH insieme per la sostenibilità delle crociere a Venezia

crociere a venezia
Foto di Sarah Lötscher da Pixabay

Duferco Italia Holding S.p.A. (DIH) e DP Consulting S.r.l. (DPC), d’intesa con Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. (NCLH), prendono atto delle recenti misure adottate dal Governo italiano al fine di “contemperare lo svolgimento dell’attività crocieristica nel territorio di Venezia e della sua laguna con la salvaguardia dell’unicità e delle eccellenze del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale di detto territorio”, che introdurrà profondi cambiamenti nell’attività crocieristica veneziana.

 Tali modifiche, con effetto immediato, sono:

 • Il lancio di una “concorso di idee” per individuare una soluzione definitiva offshore che avrà necessariamente come target un arco temporale medio-lungo.

La cessazione immediata, a partire dal 1° agosto 2021, di tutti i transiti di navi superiori a 25.000 GT, nelle vie d’acqua urbane del Bacino San Marco, Canale San Marco e Canale della Giudecca di Venezia.

• La gestione di una fase transitoria in attesa della soluzione definitiva.

 NCLH (titolare dei Marchi: Norwegian Cruise Line, OCEANIA Cruises, Regent Seven Seas Cruises) è disposta non solo a mantenere ma ad aumentare la sua presenza a Venezia, considerandola una base logistica strategica per i suoi itinerari di crociera nei mari Adriatico, Ionio, Egeo e Mediterraneo orientale. Un’attività che sarà supportata dalla crescita della propria flotta, con sei nuove navi da crociera che saranno costruite da Fincantieri nello stabilimento di Venezia-Marghera.

 NCLH considera la posizione del Terminal Venis Cruise alla Bocca di Lido come una soluzione ottimale. Venis Cruise 2.0 è ritenuto adeguato dal punto di vista logistico, ben collegato sia con la Stazione Marittima che con l’Aeroporto Marco Polo e rispondente allo scopo perseguito dalle Autorità di governo di tutela del patrimonio architettonico e ambientale della Laguna di Venezia.

 DIH, DPC e NCLH hanno presentato al Commissario straordinario e al Governo – secondo quanto previsto dal DL n 103 del 20 luglio 2021 – la proposta di approntare una prima banchina per due navi da crociera come primo modulo del Progetto Venis 2.0. Il Progetto seguirà i criteri di gradualità, reversibilità e flessibilità riconosciuti al Progetto originario Venis Cruise 2.0 in fase di approvazione della procedura di VIA.

 La nuova soluzione è composta da: 

 • una banchina lunga 644 metri, che riduce di 150 metri la lunghezza della banchina originaria, per l’accosto da un solo lato di due navi da crociera di ultima generazione

• tempi di realizzazione: 18 mesi dalla conclusione di tutto l’iter autorizzativo. La previsione è di completare il terminal entro il 31 dicembre 2023

• costo della soluzione: 79 milioni di euro (escluso il cold ironing) da realizzarsi con un accordo di Partenariato Pubblico-Privato sulla base di quanto previsto dal Codice dei Contratti, art 183 (Finanza di Progetto).

 DIH, DPC e NCLH ritengono che i punti di forza della proposta siano:

 • iter autorizzativo già molto avanzato, con pareri positivi già espressi dalle Autorità di Governo previsti dalla legge

• tempi di attuazione brevi, corrispondenti alla tempistica dichiarata prevista per la fase transitoria

• sostenibilità finanziaria sia per la costruzione che per la gestione operativa del terminal

• mantenimento della funzione Homeport per la città di Venezia che, insieme agli altri ormeggi che verranno individuati, conferma il ruolo primario di Venezia nel settore crocieristico

• assicurata la continuità delle operazioni presso la Stazione Marittima

• tutela dell’occupazione diretta e indiretta nel settore crocieristico

• completa funzionalità del terminal anche quando le paratoie del Mo.S.E. sono sollevate

• ottima accessibilità nautica in condizioni di massima sicurezza.

 DIH, DPC e NCLH dichiarano la propria disponibilità a collaborare con altri operatori interessati alla realizzazione del progetto.