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Coordinamento FREE: le misure emergenziali per l’energia favoriscono le fossili

De Santoli: "l'unica soluzione accettabile da percorrere subito insieme agli altri provvedimenti emergenziali è di sbloccare le autorizzazione per i nuovi impianti FER"

Caro energia
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«La delibera del 13 settembre 2022 430/2022/r/eel di Arera ha un senso solo ed esclusivamente in una situazione d’emergenza come quella indotta dalla speculazione internazionale sul gas e dall’invasione dell’Ucraina. – afferma il Livio de Santoli, Presidente del Coordinamento FREE – Nel documento ci sono tutta una serie di provvedimenti che non devono assolutamente proseguire quando la situazione energetica si ravvierà verso la normalità».

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«L’utilizzo del carbone, le deroghe alle normative ambientali, l’uso di combustibili tradizionali negli impianti a biocombustibili e tutte le altre misure devono essere attive solo ed esclusivamente durante il periodo dell’emergenza, il quale è necessario che sia definito con chiarezza. – prosegue Livio de Santoli – Il pericolo è che questo periodo che è transitorio diventi definitivo in assenza di un quadro chiaro. E ciò significherete aprire una voragine nel processo di decarbonizzazione che è l’unico in grado di ridare stabilità e competitività alle imprese italiane che sono messe a dura prova dei prezzi dell’energia, anche all’interno del mercato europeo».

«Ribadiamo che l’unica soluzione accettabile da percorrere subito insieme agli altri provvedimenti emergenziali è di sbloccare le autorizzazione per i nuovi impianti FER e per i rifacimenti, inserendo come elemento di garanzia l’obbligo di smantellamento alla fine della vita dell’impianto. – conclude Livio de Santoli – Ed è necessario fare interventi urgenti al fine d’incentivare tecnologie a basso consumo, per le famiglie, come pompe di calore, piastre a induzione, meglio se alimentate da rinnovabili in autoconsumo».