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Conservazione ambientale: “Le vele del panda”, crociere di ricerca targate WWF

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Foto di Pexels da Pixabay

Viaggio alla ricerca delle 8 diverse specie di cetacei che popolano i nostri mari

“Le Vele del Panda” è un progetto sviluppato nel 2018 dal WWF Italia focalizzato sulla tutela e salvaguardia della fauna marina e che integra l’attività di ricerca e monitoraggio dei cetacei nel Santuario Pelagos con i viaggi organizzati da WWF Travel, il Tour Operator fondato nel 2017 proprio per realizzare proposte di ecoturismo legate a temi di salvaguardia e conservazione ambientale. L’idea di fondo è di raccogliere dati sulla presenza ed il comportamento dei cetacei nel Santuario Pelagos e nel Mediterraneo, dati fondamentali per la loro tutela, coinvolgendo skipper e turisti che veleggiano in questi mari durante la stagione estiva.  

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“Dopo una stagione ‘di prova’ nel 2020, in cui abbiamo realizzato diverse settimane di vacanze con un’unica imbarcazione, abbiamo capito che sarebbe stato necessario trovare un partner leader nel turismo nautico, per creare una flotta più corposa di Crociere di Ricerca in modo da far vivere queste meravigliose esperienze a quante più persone possibile. E così abbiamo pensato subito a Sailsquare, che sapevamo essere la più grande e affermata piattaforma dedicata alla prenotazione di vacanze ed esperienze in barca a vela”, commenta Gianluca Mancini direttore di WWF Travel.

La partnership nasce quindi in un anno di ripresa, in cui le vacanze in barca a vela sembrano essere una delle scelte preferite dagli italiani per le vacanze estive. “Siamo davvero orgogliosi di incrementare la nostra offerta con le proposte organizzate da WWF Travel, in primis per l’estrema condivisione di valori come l’attenzione per l’ambiente e la promulgazione di una forma di turismo che sia responsabile e in sintonia con l’ecosistema che ci circonda”. Sostiene Francesca Ellisse, communication manager e responsabile del progetto ”Le Vele del Panda”  in Sailsquare. “Le vacanze in barca a vela sono già di per sé esperienze ecologiche che permettono non solo di impattare al minimo in termini di inquinamento, ma anche di apprezzare appieno la connessione con la natura incontaminata, rendendo i viaggiatori più sensibili nel comprendere meglio quanto sia importante comportarsi in maniera responsabile nei confronti del Pianeta che ci ospita.”

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Salendo a bordo di una Crociera di Ricerca WWF non solo si potrà vivere la magia di avvistare delfini e balene, ma ci si troverà immersi nella conoscenza di questi animali, dei loro comportamenti e delle loro abitudini. Inoltre, a bordo di una Crociera di Ricerca WWF è possibile fare qualcosa di concreto per il pianeta. “Noi abbiamo sempre pensato ai viaggiatori come una vera e propria specie da salvare dal turismo di massa, dalla banalità delle destinazioni, dal divertimento fatto in serie, e su questo ci siamo sentiti davvero in sintonia con il modello di vacanza proposto da Sailsquare” aggiunge Mancini.

Le Crociere di Ricerca di WWF Travel, prenotabili su Sailsquare, sono adatte a tutti, famiglie con bambini, coppie, gruppi di amici ma anche persone che viaggiano da sole che vogliono unire la magia di una Crociera di Ricerca con la voglia di conoscere nuove persone a bordo. Non è necessario avere esperienza di vela, in quanto a bordo di tutte le crociere ci sarà uno skipper esperto, che oltre a portare la barca sarà molto felice di poter trasmettere la sua passione per la vela ai passeggeri, insegnando i fondamenti, per rendere l’esperienza ancora più ricca.

Inoltre il progetto “Le Vele del Panda” non si ferma solo all’organizzazione di Crociere di Ricerca: il WWF, infatti, mira a costituire una vera e propria rete di “osservatori dei mari” che, nello svolgere le proprie esperienze in barca, possano dare un piccolo ma fondamentale contributo alla raccolta dati sui cetacei. “Anche per questo obiettivo, il contributo di Sailsquare è stato essenziale in quanto ha coinvolto tutta la propria community di skipper (più di 3000 contatti), invitandoli a utilizzare la piattaforma “iNaturalist” ogni qual volta venisse avvistato un delfino o una balena, in modo da poterne tracciare la presenza e gli spostamenti”, commenta Laura Pintore, naturalista ed esperta di cetacei del WWF Italia. “Questa pratica è fondamentale per la tutela e la salvaguardia della fauna marina”.

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