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Coldiretti e Italgas firmano un protocollo d’intesa per lo sviluppo del biometano

L’impegno, sottoscritto alla presenza della Viceministra Gava, mira a favorire la realizzazione di nuovi impianti, la conversione di quelli che attualmente producono biogas e l’allacciamento alle reti di distribuzione del gas

biometano
via depositphotos.com

Confederazione Nazionale Coldiretti, la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, e Italgas, primo operatore in Italia e Grecia nella distribuzione del gas e terzo in Europa, hanno firmato oggi presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali un protocollo d’intesa volto a favorire lo sviluppo della produzione di biometano in Italia.

L’iniziativa si inserisce nel mutato scenario europeo che, all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina, ha individuato nel biometano la fonte rinnovabile destinata a sostituire un quarto delle forniture di gas di origine fossile un tempo importate dalla Russia. Un obiettivo a sostegno del quale il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato 1,7 miliardi di euro per raggiungere, entro il 2026, una produzione nazionale di circa 2 miliardi di metri cubi all’anno, pari a quattro volte quella attuale.

A sottoscrivere l’impegno sono stati il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo, alla presenza della Viceministra per l’ambiente e per la sicurezza energetica, On. Vannia Gava.

Il protocollo impegna le parti a porre in essere azioni volte a sostenere la realizzazione di nuovi impianti di produzione di biometano, la conversione di quelli che attualmente producono biogas e il loro allacciamento alle reti di distribuzione del gas.

Più nello specifico Coldiretti:

  • garantirà il coinvolgimento dei soci nei piani di informazione e formazione sul biometano e li sensibilizzerà sul suo utilizzo in diversi ambiti produttivi e industriali;
  • realizzerà una mappatura degli impianti di biogas esistenti e potenzialmente oggetto di conversione a biometano.

Italgas, a sua volta, si impegna a:

  • contenere i tempi di valutazione delle proposte di connessione dei nuovi impianti alle proprie reti;
  • individuare e realizzare azioni volte a ridurre i costi di allacciamento;
  • promuovere un approccio regolatorio e normativo teso a creare le condizioni per una più efficace ripartizione degli oneri di collegamento alla rete e a mettere in atto azioni volte a superare i limiti di capacità ricettiva delle reti di distribuzione locali.

“La firma del protocollo d’intesa tra Coldiretti e Italgas è un passo importante per l’Italia nel percorso di sviluppo del biometano. – ha dichiarato il Sottosegretario dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Sen. Patrizio Giacomo La Pietra – L’agricoltura può e deve fare la propria parte in questo percorso di produzione di energie rinnovabili, che il Governo sta seguendo con convinzione. Vogliamo dare al nostro Paese energia pulita, a costi contenuti e il protocollo sottoscritto oggi va proprio nella direzione che ci siamo prefissati, soprattutto a fronte degli scenari internazionali nei quali ci stiamo muovendo e che vedono non solo l’Italia, ma anche i partner europei e dei Paesi più sviluppati, impegnati in un sforzo finalizzato allo sviluppo di fonti energetiche alternative e rispettose dell’ambiente”.

Il Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica On. Vannia Gava ha dichiarato:

L’intesa tra Coldiretti e Italgas è un passo significativo nella promozione dello sviluppo sostenibile in Italia, ma anche un contributo decisivo a rafforzare la nostra autonomia di approvvigionamento attraverso la diversificazione e la decarbonizzazione delle fonti, in coerenza con la linea dettata dell’Ue nel REPowerEU. Questo accordo consentirà la realizzazione di nuovi impianti, la conversione di quelli esistenti e l’allacciamento alle reti di distribuzione del gas. Sono importanti lo sforzo delle imprese, il ruolo di indirizzo assunto dall’associazione e il contributo strategico di Italgas, così come è importante ridistribuire i pesi dei costi di allacciamento degli impianti alle reti di distribuzione in modo da favorire gli investimenti. Siamo fiduciosi che questo sforzo contribuirà in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, portando vantaggi sia per l’ambiente che per l’economia italiana.”

“L’agricoltura vuole essere protagonista della produzione di energia rinnovabile, per questo stiamo lavorando insieme per contrastare l’aumento dei costi per famiglie e imprese – ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini –. Il ruolo del biogas nel perimetro delle energie pulite rappresenta, infatti, un punto di partenza ineludibile poiché dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare non solo i macchinari agricoli ma anche autobus, camion e navi oltre alle auto delle famiglie italiane. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green”.

Penso che il biometano sia la soluzione ideale, e subito disponibile – ha commentato l’Amministratore di Italgas, Paolo Gallo – alla complessa equazione con cui fa i conti l’Europa: raggiungere una transizione ecologica che garantisca sicurezza degli approvvigionamenti e competitività dei costi dell’energia. Con il biometano tutto questo è possibile: ha CO2 equivalente pari a zero e addirittura negativa nel caso di sequestro della CO2. Si produce utilizzando una varietà di scarti e di rifiuti, contribuisce a contenere i costi grazie al suo grande potenziale produttivo. Con la firma del protocollo d’intesa ha inizio un’importante collaborazione con Coldiretti che sono certo consentirà di dare rapida concretezza e sviluppo a questa nuova fonte di energia creando valore per il Paese”.