Gli investimenti per il clima stanno diventando sempre più complessi e competitivi e, con l’accelerazione della trasformazione dell’economia globale in chiave sostenibile, si assiste a una proliferazione dei potenziali investimenti. La volatilità del mercato negli ultimi anni ha inoltre sottolineato che la trasformazione sostenibile dell’economia sarà complessa e a lungo termine e, di conseguenza, il successo in questo mercato in crescita richiederà un approccio trasversale su tutte le asset class per individuare investimenti interessanti e in linea con i principali obiettivi di portafoglio degli investitori, dalla gestione del rischio alle opportunità da cogliere.
Stiamo entrando nell’era del Climate Investing 2.0, più sofisticata in termini di tesi, dati e metriche e con una maggiore varietà di strumenti a disposizione e questo fa sì che le regole di costruzione del portafoglio e di gestione del rischio siano più importanti che mai. A nostro avviso, il punto di partenza è l’adozione di un approccio multi-asset e la scelta degli strumenti più adeguati.
Crescente rilevanza dei mercati privati
Attualmente le aziende richiedono maggiore trasparenza e tracciabilità in materia di clima da parte dei loro fornitori, la maggior parte dei quali è ancora gestita da privati. Gli asset manager, che offrono gran parte del capitale alle aziende private, stanno incoraggiando le aziende private ad intensificare le proprie ambizioni climatiche. Questo scenario crea una serie di opportunità di differenziazione del mercato: quando le aziende private diventano più sostenibili e garantiscono dati, trasparenza e impatto necessari per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, a nostro avviso, hanno maggior probabilità di diventare i supplier di riferimento. Al contempo, osserviamo le generazioni più giovani acquistare prodotti più sostenibili, quindi le aziende che puntano sulla sostenibilità possono creare momentum e valore per loro business e far leva su questo vantaggio competitivo.
Il nostro ruolo nei mercati privati è quello di sostenere le aziende con tool, risorse e competenze in modo che possano migliorare le loro practice sostenibili per soddisfare queste opportunità di mercato.
Asset manager e mercati privati
L’engagement con le società in portafoglio nei mercati privati può essere molto più diretto rispetto a quello degli investimenti pubblici. La due diligence richiede un approccio che si impegna a studiare le sfumature delle problematiche ambientali e climatiche di un dato settore e le nuove tecnologie a sostegno di una transizione sostenibile. Analizziamo anche l’impatto che il cambiamento climatico avrà sul business di azienda attraverso rischi fisici o di transizione e miriamo a collaborare con le aziende per lavorare sul loro modello di business, sulle operazioni e sui prodotti, al fine di sostenerle nella costruzione e nella crescita di un’azienda sostenibile e resiliente, che gestisca in modo responsabile le risorse ambientali e il capitale umano.
Principali opportunità del Climate Investing
Il mercato si è sviluppato a tal punto che le tematiche principali legate al Climate Investing sono ormai cosa nota: a fare la differenza non è più quindi la consapevolezza o l’interesse, ma l’esecuzione. Si parte dal capire a che punto della curva di maturità di mercato si trova un investitore: si è preparati ai rischi connessi ai settori nelle fasi iniziali, che richiedono un elevato impiego di capitale, tempo per svilupparsi e hanno un tasso di fallimento potenzialmente alto? Si è pronti a costruire un business emergente che sia in grado di generare asset che diventeranno sempre più apprezzati e capiti dal mercato, e che permetteranno potenzialmente una vendita in grado di generare profitto? O si è in cerca di investimenti in società più consolidate, attraverso investimenti nel reddito fisso o nel private credit? Inoltre, i leader green di domani possono generare un reale aumento di valore dal punto di vista finanziario e dell’impatto climatico. Molte di queste aziende possono essere imprese industriali storiche attive in settori ad alta intensità di capitale che, grazie alla transizione green, possono davvero sbloccare il valore potenziale.
Tra le opportunità che si riscontrano nella cosiddetta transizione gray-to-green, all’interno dell’universo privato in genere investiamo in soluzioni sviluppate da aziende che operano in nicchie di mercato peculiari. Ci si può concentrare su soluzioni di ampia portata che possono essere integrate in una vasta gamma di prodotti e con una serie di casi d’uso. Analizziamo anche i settori ad alta intensità di carbonio per capire quali sono i loro punti deboli e determinare quali soluzioni saranno necessarie per la decarbonizzazione. Le soluzioni che aumentano la produzione complessiva della rete e riducono i costi saranno essenziali nella transizione verso l’energia pulita.