Sono una trentina le sigle del Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti (tra cui FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) firmatarie della lettera inviata oggi al Governo Draghi - testo integrale in allegato - per chiedere interventi e politiche a favore della ciclabilità
Sono una trentina le sigle del Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti (tra cui FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) firmatarie della lettera inviata oggi al Governo Draghi per chiedere interventi e politiche a favore della ciclabilità, a partire dalla destinazione di una quota importante del Recovery Fund e dalla riorganizzazione della governance per la ciclabilità in Italia con un attivo coordinamento tra i Ministeri coinvolti e con l’istituzione della figura del Bike Manager nazionale.
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“La forza della bicicletta è enorme e muoversi sulle due ruote è un valore che fa bene alle persone, alle città, all’economia e all’ambiente, tanto che la transizione ecologica non può essere disgiunta dallo sviluppo di una mobilità sostenibile, di cui la bici è protagonista”, si legge nel testo della lettera.
Pur apprezzando le intenzioni positive manifestate dal Governo in tema di mobilità e ambiente, le associazioni sottolineano all’unanimità l’urgenza di una nuova politica nazionale a favore della ciclabilità, in cui lo Stato si assuma in pieno il compito di guidare il cambiamento, come indicato nella legge 2/2018 che prevede anche la definizione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica a cura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad oggi ancora non disponibile.
L’azione dello Stato è fondamentale, si legge ancora della lettera, per aiutare comuni e regioni nel cambiare la mobilità urbana e per sviluppare il turismo sostenibile a favore delle aree interne.
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Sono cinque, in sintesi, le proposte avanzate dal Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti, affinché il Governo proceda attraverso l’individuazione delle migliori competenze a:
- Istituire una Direzione per la mobilità ciclistica all’interno del Dipartimento trasporti.
- Attribuire a un Sottosegretario con competenze e sensibilità adeguate le deleghe per la ciclabilità, mobilità attiva e micromobilità elettrica in combinazione con quelle relative al Codice della Strada e alla sicurezza stradale.
- Confermare nella Segreteria tecnica del Ministro una persona dedicata alla ciclabilità e alla micromobilità elettrica con il compito di tenere il raccordo con le associazioni e tra queste e le varie direzioni del MIT.
- Individuare la nuova figura del “Bike Manager” all’interno della struttura tecnica di missione, con l’obiettivo di sovrintendere all’attuazione della legge 2/2018 e più in generale verificare l’attuazione degli obiettivi del Ministro in questo settore.
- Recuperare e completare il lavoro, ora sospeso, sul regolamento del Codice della Strada per la moderazione del traffico.