Covalent utilizza la blockchain di IBM, tramite IBM LinuxONE, per permettere ai consumatori di tracciare l’impronta di carbonio e la sostenibilità della supply chain degli articoli AirCarbon.
I clienti sono sempre più interessati all’acquisto di prodotti sostenibili: un recente studio IBM mostra come il 75% degli intervistati sia più propenso a cambiare le abitudini di acquisto per ridurre l’impatto sull’ambiente.
Gli articoli Covalent, acquistabili sul loro sito, sono realizzati con AirCarbon, un biomateriale costituito da microrganismi che può essere fuso e utilizzato in alternativa a fibre naturali, plastica e pelle. Essendo realizzato con energia rinnovabile, AirCarbon è certificato come carbonio negativo dal Carbon Trust, il che significa che riduce la quantità di carbonio nell’aria.
Leggi anche La moda incontra il riciclo: nasce l’ecopelle dai rifiuti del tea
Oltre a far parte di una nuova categoria di prodotti “rigenerativi” emergenti, che possono avere un impatto positivo sulla quantità di carbonio nell’atmosfera, i prodotti AirCarbon di Covalent sono dotati di un nuovo livello di tracciabilità grazie all’adozione della tecnologia blockchain di IBM. I consumatori acquistano sempre più spesso prodotti sostenibili, di cui non vi sono verifiche sul processo né sull’impatto ambientale.
Diversamente, agli articoli di Covalent è attribuito un numero identificativo, basato su blockchain, che viene utilizzato per contraddistinguere le diverse fasi del processo di produzione e dare evidenza del livello di carbonio – verificato da terze parti esterne all’azienda – in modo che i clienti possano conoscere l’impatto del prodotto sull’ambiente.
Un codice unico di 12 numeri, il “Carbon Date”, è stampato su tutti i prodotti Covalent e rappresenta il momento esatto in cui AirCarbon ha realizzato un determinato articolo. Grazie alla blockchain, il codice può essere inserito nel sito di Covalent per conoscerne l’intero percorso di produzione, che traccia ogni singolo step: dalla creazione di un modello, alla realizzazione di un prodotto finito, come un occhiale o una borsa, fino alla verifica finale – effettuata da un organismo indipendente – dell’impronta di carbonio, allo spostamento in un magazzino.
“Il nostro obiettivo è fornire alle persone le informazioni necessarie per conoscere l’impatto ambientale dei nostri prodotti” afferma Mark Herrema, Newlight CEO. “Grazie alla blockchain di IBM e alla tecnologia LinuxONE, possiamo dare visibilità non solo agli step di produzione, ma anche all’impatto del carbonio che ogni singolo prodotto ha sull’ambiente. Per noi è importantissimo perché ci aiuta a rendere tangibile il percorso unico che porta alla creazione dei diversi prodotti”.
Leggi anche Fashion Pact, l’impegno climatico di 32 big della moda
Grazie alla collaborazione con il Business Partner IBM Cognition Foundry, fornitore di servizi e integratore di sistemi, Covalent è in grado di ospitare IBM Blockchain su IBM LinuxONE, un server altamente protetto, in grado di sostenere carichi di lavoro strategici, fornire scalabilità e resilienza e che include il primo e unico Modulo di protezione hardware (HSM) certificato FIPS 140-2 livello 4.
“La capacità di favorire la fiducia, grazie alla tecnologia blockchain, consente ai clienti Covalent di avere una visione più approfondita sul processo produttivo”, afferma Alistair Rennie, General Manager IBM Blockchain. “A sua volta, Covalent può offrire una customer experience migliore e l’opportunità di capire come le scelte, anche le loro, impattano sull’ambiente. Questo è un altro ottimo esempio di come la blockchain contribuisca a promuovere l’adozione della tecnologia, parte della nostra mission aziendale”.