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AIEL al ministro Cingolani: chiarimenti sul superbonus per la biomassa legnosa

L'associazione richiama la necessità di ricevere con urgenza la risoluzione dei quesiti interpretativi, già processati dalla Direzione Efficienza Energetica del Mise.

biomassa legnosa

AIEL Associazione italiana energie agroforestali si rivolge al neo Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani per chiedere che vengano al più presto risolti una serie di quesiti interpretativi che di fatto bloccano la possibilità di accesso al Superbonus 110% per gli interventi di efficientamento energetico collegati al riscaldamento domestico a biomassa legnosa. 

In una lettera inviata al Ministro, a firma del Presidente Domenico Brugnoni, AIEL manifesta il suo apprezzamento per la costituzione di un Ministero che potrà giocare un ruolo chiave nelle sfide ambientali che ci attendono. Al tempo stesso, consapevole che il processo di riorganizzazione comporta tempi non brevi, richiama la necessità di ricevere con urgenza la risoluzione dei quesiti interpretativi, già processati dalla Direzione Efficienza Energetica del Mise.

“Le attese affinché il nuovo dicastero possa presto essere operativo sono molte – scrive Brugnoni – ma siamo fiduciosi perché condividiamo la necessità di concentrare le competenze in tema di energia e ambiente e auspichiamo una regia ben determinata a raccogliere le sfide che ci attendono.  Ci rivolgiamo, quindi, a lei, Ministro Cingolani, poiché in questo percorso di trasformazione riteniamo rappresenti l’interlocutore a cui poter manifestare l’urgenza di ricevere risposte che da oltre quattro mesi non riusciamo ad avere. Come certamente saprà – continua Brugnoni – il Superbonus 110% costituisce uno strumento incentivante decisamente significativo. Da una parte, i cittadini attendono di poter attivare i benefici previsti per poter realizzare gli interventi di efficientamento energetico. Dall’altra le imprese e gli operatori dei diversi settori coinvolti vorrebbero cogliere questa opportunità per limitare i danni economici prodotti dalla pandemia.  

Purtroppo, dal momento dell’approvazione del provvedimento ad oggi, la complessità applicativa è emersa in tutta evidenza. Ne sono la dimostrazione la quantità di note interpretative, chiarimenti e FAQ prodotte da diversi, e forse troppi, organismi pubblici che a vario titolo hanno competenza sul tema, a volte anche con pronunciamenti non perfettamente allineati. 

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Sicuramente sarà informato delle numerose istanze di chiarimento da parte di associazioni di categoria, ordini professionali, organismi di rappresentanza dei settori interessati all’applicazione del provvedimento. Il fatto grave – continua Brugnoni – è che queste tempistiche sono assolutamente incompatibili con l’attività di impresa. Il tempo già trascorso in relazione al periodo di validità del Superbonus, compromette la realizzazione degli interventi già avviati con conseguenti danni economici”. 

Per quanto riguarda il settore del riscaldamento domestico a biomasse, i principali nodi da sciogliere sono riconducibili all’interpretazione per garantire la corretta progettazione e integrazione fra intervento trainante e intervento trainato a biomassa. In sintesi, deve essere chiarito se il fabbisogno per la climatizzazione invernale, erogato dall’impianto sostituito, debba essere coperto integralmente da interventi trainanti ammessi dal C.1 dell’art. 119. Per esempio, un quesito riguarda l’abbinamento fra solare (come trainante) e biomassa (trainato) in sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale esistente a gas.

Il progettista ha necessità di sapere se il fabbisogno termico esistente può essere soddisfatto dall’abbinamento fra solare e biomassa e non solo dal solare come trainante. Un dubbio interpretativo riguarda il sistema “caldaia a pellet a condensazione abbinato ad una PdC – factory made” che non rientra nella definizione di sistema ibrido. Un altro aspetto da chiarire si riferisce invece alla classe di qualità dei combustibili in caso di autoproduzione.  

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AIEL evidenzia che la mancanza di risposte comporta la penalizzazione dell’intera filiera legno-energia che rappresenta la prima fonte rinnovabile del nostro Paese, rispetto ad altri settori come quello dei generatori alimentati a gas, ossia una fonte fossile. L’associazione delle imprese della filiera legno-energia rappresenta un comparto economico costituito da oltre 14.000 imprese per un fatturato di oltre 4 miliardi di euro e 72.000 posti di lavoro. Le aziende italiane sono leader in ricerca e sviluppo e modello di riferimento per tutto il comparto industriale europeo. La corretta applicazione del Superbonus 110% rappresenta, quindi, un elemento imprescindibile per il rafforzamento del Made in Italy e il permanere della leadership italiana in questo settore.