Il risultato è stato illustrato nel corso della conferenza-spettacolo per la presentazione dell’Integrated Reporting “Le persone, l’acqua. La nostra visione di prosperità” che ha visto tornare in scena i personaggi storici dell’Acquedotto Pugliese
Acquedotto Pugliese – tra i maggiori player nazionali nella gestione del ciclo idrico integrato e la più grande azienda pubblica del Mezzogiorno controllata al 100% dalla Regione Puglia – ha più che raddoppiato nel 2020 rispetto al 2017 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Questo uno dei principali obiettivi di sostenibilità raggiunti nel 2020 e coerenti con l’adesione dell’AQP al Global Compact del ONU, il patto siglato tra le principali aziende del mondo e le Nazioni Unite per la promozione di un’economia globale sostenibile a livello ambientale, sociale, economico e culturale.
L’Integrated reporting 2020 “Le persone, l’acqua. La nostra visione di prosperità” presentato oggi nel corso della conferenza-spettacolo organizzata presso Villa Minnini a Bari evidenzia come il miglioramento degli indicatori economico-finanziari dell’AQP evolve in parallelo con la creazione di valore condiviso per le comunità servite.
Nonostante l’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese, l’Acquedotto Pugliese nel 2020 ha garantito qualità e continuità dei servizi e, al tempo stesso, ha tutelato con azioni concrete i propri stakeholder con iniziative di sostenibilità e impresso una forte spinta alla digitalizzazione.
Nel 2020 il valore della produzione è salito a 600,5 milioni di euro e il piano di investimenti è stato pari a 172,8 milioni posizionando l’AQP tra le utility più virtuose. I benefici indiretti per le comunità servite raggiungono la cifra record di 2,3 miliardi di euro.
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Tali risultati sono stati metaforicamente raccontati dal vertice dell’azienda ai 5 padri storici dell’Acquedotto Pugliese interpretati dagli attori della compagnia teatrale e associazione La Dramaturgie; protagonista, l’attore televisivo Riccardo Forte.
Hanno fatto la loro comparsa sul palco Camillo Rosalba, ingegnere salernitano attivo nella seconda metà del XIX secolo, è legato all’originaria ideazione e progettazione degli oltre 20 mila chilometri dell’AQP, Emma Strada, la prima donna laureata in Ingegneria d’Italia e colei che ha contribuito alla progettazione dell’Acquedotto Pugliese e i politici Matteo Renato Imbriani, Nicola Balenzano e Giuseppe Pavoncelli che si sono fortemente adoperati per la realizzazione di quest’opera di ingegneria idraulica dallo straordinario significato geografico, storico-sociale e tecnico.
Cinque attori hanno interpretato i fondatori onorari dell’Acquedotto Pugliese e dialogato sull’evoluzione del servizio idrico verso modalità sempre più sostenibili mettendo in relazione passato, presente e futuro.
“La sostenibilità deve toccare tutti gli ambiti della vita di un’azienda e va oltre l’aspetto ambientale per abbracciare anche quello sociale e culturale. Abbiamo voluto dare un taglio innovativo, emozionale e divulgativo alla presentazione del Report appellandoci alla storia di quest’azienda per illustrare gli importanti risultati raggiunti nel 2020 per la collettività. Un risultato corale reso possibile anche grazie alla sinergia con il territorio e in particolare con il nostro azionista che ringrazio per il sostegno e la fiducia.
Il raddoppio della produzione di energia da fonti rinnovabili è solo uno degli importanti obiettivi raggiunti nel corso dell’anno della Pandemia per garantire al territorio e alla comunità un servizio di qualità. Con lo stesso spirito dei nostri padri, importanti sfide ci attendono per il futuro che sono sicuro che sapremo cogliere grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti: le nostre persone, i nostri partner, le Istituzioni e la comunità tutta”. Ha spiegato Simeone di Cagno Abbrescia, Presidente di Acquedotto Pugliese.
La collaborazione di Acquedotto Pugliese con La Dramaturgie è inserita nell’ambito di un progetto di arti performative co-finanziate dal Programma Europa Creativa dell’UE di cui l’associazione è partner che pone al centro la questione della sostenibilità ambientale delle produzioni artistiche e viene accompagnata da esperti ambientali. Dal 26 al 28 luglio, la compagnia terrà nella sede storica di AQP, con ingresso gratuito, tre repliche della commedia teatrale Freetime. In questo modo AQP simbolicamente contribuisce a sostenere il settore dello spettacolo e della cultura, duramente colpito dalla Pandemia.
“Le persone, l’acqua. La nostra visione di prosperità” – Integrated Reporting 2020
Il report “Le persone, l’acqua. La nostra visione di prosperità”, redatto secondo i principi guida dell’International Integrated Reporting Council (IIRC), mira a descrivere il processo di creazione di valore sulla base degli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU (SDG’s), integrando le informazioni economico-finanziarie con le considerazioni sui 6 capitali principali di ogni azienda: il capitale umano, naturale, infrastrutturale, finanziario, relazionale e intellettuale.
Il documento è stato redatto con il supporto di un Comitato scientifico di accademici e di esperti selezionato con l’Università LUMSA di Roma.
Sono diverse le iniziative e gli interventi che nel corso del 2020 hanno contribuito a fare dell’AQP un esempio virtuoso di acquedotto sostenibile e circolare. A partire dal raddoppio (+250%), pari a 7,2 GWh della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel 2020.
Oggi sono in funzione complessivamente 5 impianti fotovoltaici, una stazione di cogenerazione a biogas da fanghi di depurazione e 7 centrali mini hydro (a cui se ne aggiungeranno altre 3 entro la fine del 2021), per una potenza complessiva installata pari al 2020 a 6 MW.
Da un punto di vista ambientale nel 2020 si registra un risparmio di emissioni di carbonio pari a circa 3 mila tonnellate di CO2 grazie in particolare alle centrali elettriche mini hydro in funzione a Battaglia, Padula, Barletta, Monte Carfa, Corato, Andria e Gioia del Colle. A questo si aggiunge l’impegno per la riduzione dei fanghi e il loro utilizzo come risorsa: nel corso del 2020 sono state acquistate 60 stazioni di disidratazione che permetteranno nel lungo periodo una riduzione del 30% anche grazie all’utilizzo di tecnologie di essiccamento altamente sostenibili quali le 14 serre solari in via di implementazione. L’azienda è inoltre impegnata in progetti di ricerca e sviluppo perché i fanghi diventino sempre più una risorsa per il territorio.