In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo, ENEA presenta una guida antisprechi con 10 suggerimenti, buone pratiche, soluzioni e tecnologie per rendere più sostenibile la gestione della risorsa idrica. Parole d’ordine: ridurre perdite, adottare processi e sistemi meno idro-esigenti e promuovere comportamenti virtuosi nelle famiglie e nelle scuole.
Sempre in occasione della Giornata mondiale il responsabile della Divisione Biotecnologie e Agroindustria dell’ENEA, Massimo Iannetta, interverrà al digital talk Più cibo con meno acqua, organizzato da Earth Day Italia, Impatta e Crea, in diretta su ansa.it mercoledì 22 marzo dalle ore 10.
Inoltre, sarà dedicato all’acqua e, in particolare, all’emergenza siccità, il prossimo numero del magazine Energia Ambiente e Innovazione (EAI), storica rivista dell’ENEA che da oltre 70 anni dà voce ai protagonisti del mondo della ricerca e dell’innovazione tecnologica.
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Il guida antisprechi che salva l’acqua
- Mantenere efficiente l’impianto idrico e verificare la presenza di perdite occulte: si calcola che con un rubinetto che gocciola si perdano fino a 5 litri al giorno;
- chiudere il rubinetto per evitare che l’acqua scorra inutilmente. Per lavarsi i denti sarebbero necessari solo 1,5 litri se si chiudesse l’acqua tra le varie operazioni, evitando di sprecare fino a 30 litri. Allo stesso modo durante il lavaggio delle mani si potrebbe evitare lo spreco di almeno 6 litri e durante la rasatura fino a 20 litri;
- riutilizzare l’acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o per annaffiare (quando non è salata);
- utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico. Si calcola che per un carico di lavastoviglie (classe A) senza prelavaggio vengano utilizzati fino a 15 litri (7 litri in classe A+++), mentre per un carico di lavatrice (classe A) si impiegano 45 litri. Preferire inoltre programmi di lavaggio a temperature non elevate (40-60° C). Inoltre, con l’installazione di pannelli solari si eviterebbero i consumi elettrici per scaldare l’acqua necessaria agli elettrodomestici;
- preferire rubinetti con sensori o con rompigetto aerato che riducono il flusso dell’acqua e hanno maggiore efficacia di lavaggio, avendo cura di mantenerli in efficienza (ad esempio utilizzando la chiavetta raschiatrice);
- installare sciacquoni a doppio tasto per risparmiare anche 100 litri d’acqua al giorno, considerando che a ogni utilizzo di modelli con un solo pulsante si usano fino a 16 litri;
- scegliere la doccia invece che la vasca da bagno per risparmiare fino a 1.200 litri all’anno. Si stima che per fare un bagno in vasca si consumino mediamente fra i 100 e i 160 litri di acqua mentre per fare una doccia di 5 minuti se ne consumano al massimo 40 litri, ancora meno se si chiude il rubinetto quando ci si insapona;
- chiudere l’impianto centrale in caso di periodi prolungati di mancato utilizzo, ad esempio quando si parte per le vacanze;
- utilizzare per l’irrigazione sistemi temporizzati, a goccia o in subirrigazione, in virtù della loro maggiore efficienza;
- utilizzare pavimentazioni drenanti nelle superfici esterne agli edifici, al fine di conservare la naturalità e la permeabilità del sito, favorire la ricarica delle falde, ridurre la subsidenza e mitigare l’effetto noto come isola di calore.