«Per l’hydrogen valley della Valcamonica stiamo immaginando di produrre idrogeno green dal termovalorizzatore di Brescia». Lo ha annunciato l’a.d. di A2a, Renato Mazzoncini, intervenendo all’Hydrogen Forum del Sole 24 Ore. L’energia prodotta dal termovalorizzatore, ha aggiunto, «per il 45% ha certificati di origine green e quindi con quell’energia riusciamo a produrre un idrogeno green che comincia a essere competitivo». Il progetto è «già partito e ha già avuto un primo finanziamento dalla comunità europea, stiamo aspettando le autorizzazioni».
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«Stiamo cercando di fare in modo di avere la produzione di idrogeno entro la fine del 2024 o al massimo nei primissimi mesi del 2025 – ha annunciato Mazzoncini – ma questo vuol dire iniziare la costruzione entro 12 mesi da oggi». Operativamente, quindi, «stiamo costituendo una società con Fnm e Snam, un terzo a testa, che si dà l’obiettivo di costruire l’elettrolizzatore e di produrre idrogeno». Il problema, ha concluso, è la chiarezza dal punto di vista regolatorio: «È molto importante che il regolamento a livello europeo faccia un po’ di chiarezza perché decidere su che tecnologia investire dipende ad esempio da cosa viene considerato green».
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«A gennaio 2021 avevamo introdotto l’idea dell’idrogeno nel nostro piano industriale e quest’anno con l’aggiornamento del piano abbiamo definito gli economics, gli investimenti, l’ebitda a valle di mesi importanti di studi. Oggi più che allora sono convinto che l’idrogeno sia fondamentale per riuscire a dare l’autonomia energetica al nostro Paese e oggi il tema dell’autonomia energetica è diventato centrale».