di Paolo Travisi
Programma Specializzazione Intelligente, al via il countdown
Ben 470 milioni di euro destinati alle imprese del Mezzogiorno che sviluppano progetti sperimentali e portano avanti ricerca industriale. Sono le risorse stanziate dal programma Specializzazione Intelligente, un mix di agevolazioni, in forma di contributi alla spesa e finanziamenti agevolati, a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca. Oggi il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha avviato ufficialmente il conto alla rovescia per l’accesso agli incentivi.
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Le regioni coinvolte e quando presentare la domanda
Dal 10 settembre, a partire dalle 10.00, sarà attivo lo sportello online rivolto alle aziende localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che potranno accedere ai contributi messi sul piatto, nell’ambito della Strategia nazionale di Specializzazione intelligente (SNSI.)
In realtà il decreto direttoriale 4 luglio 2024 del MIMIT ha disposto che già a partire da oggi 2 settembre, le imprese interessate possano compilare le istanze per l’accesso tramite lo sportello online di Mediocredito Centrale, gestore della misura per conto del Ministero.
A quali aziende si rivolgono gli incentivi “Specializzazione Intelligente”?
Alle imprese che si trovano localizzate nelle suddette regioni, di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e di ricerca. Le diverse realtà potranno presentare la domanda di accesso alle agevolazioni economiche per progetti di ricerca e sviluppo presentati singolarmente o in forma congiunta, che facciano utilizzo di tecnologie abilitanti fondamentali.
Ossia:
- nanotecnologia e materiali avanzati;
- fotonica e micro/nano elettronica;
- sistemi avanzati di produzione;
- tecnologie delle scienze della vita;
- intelligenza artificiale;
- connessione e sicurezza digitale.
I progetti dovranno avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi ed un importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro. Chiaro è che le attività collegate ai progetti devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi di innovazione tecnologica o al miglioramento dell’esistente.
Dei 470 milioni totali destinati ai progetti da realizzare nelle suddette regioni meno sviluppate, sono disponibili 328 milioni per la concessione dei finanziamenti agevolati. I restanti 145 milioni per la concessione dei contributi diretti alla spesa (a valere sulle risorse rese disponibili a seguito della chiusura dei programmi operativi 2007-2013).
Cosa prevedono le agevolazioni economiche
Si legge sul sito del MIMIT che “i finanziamenti agevolati sono concessi per una percentuale massima del 50% delle spese e dei costi ammissibili per le grandi imprese e del 40% per le piccole e medie imprese”, inoltre gli incentivi concessi come contributo diretto alla spesa sono proporzionali alle dimensioni dell’impresa proponente, e nello specifico il fondo prevede il 30% per le piccole imprese, 25% per le medie imprese, 15% per le grandi imprese. Infine “un 10% quale maggiorazione, spettante a quelli che prevedono partenariati con piccole e medie imprese”.
Previsti anche finanziamenti agevolati di Cassa depositi e prestiti per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50%. L’elenco delle banche finanziatrici aderenti viene pubblicato sul sito della Cassa depositi e prestiti e costantemente aggiornato.
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