Per il secondo Bando UE diversi paesi ospitanti
La Commissione europea è pronta a fare il bis con il Meccanismo di Finanziamento delle Rinnovabili. Dopo il successo del primo progetto – che vede la partecipazione di Finlandia e Lussemburgo – l’Esecutivo Ue ha annunciato di essere prossimo al lancio della seconda gara che verrà organizzata sulla base delle preferenze dei paesi interessati. A riferirlo, la commissaria all’Energia Kadri Simson parlando in occasione del secondo anniversario del piano REPowerEU. “Nei prossimi giorni lanceremo il nuovo bando 2024 nell’ambito del Meccanismo di Finanziamento delle Energie Rinnovabili, per circa 53 milioni di euro“, ha dichiarato Simson. “Si tratta di una piccola somma, ma è più alta rispetto al bando precedente dell’anno scorso e conta anche più paesi ospitanti”.
Al momento non è stato rivelato nessun altro dettaglio. Non si conoscono ancora gli Stati membri interessati né una stima della potenza rinnovabile in gioco. Ma il progetto si prospetta già come un’interessante opportunità per le imprese. Per capire perché è opportuno fare qualche passo indietro.
Meccanismo di Finanziamento Rinnovabili, come funziona?
Il Meccanismo di Finanziamento delle Rinnovabili fa parte del kit di strumenti creati dalla Commissione per incrementare la diffusione delle fonti pulite nel Blocco attraverso la “collaborazione”. Introdotto nella legislazione europea attraverso il regolamento sulla governance 2018/1999/CE, il meccanismo collega Paesi interessati a finanziare nuovi progetti rinnovabili e Paesi disposti ad ospitare sul proprio territorio gli impianti in questione.
Quale beneficio ne deriverebbe? Sia il paese finanziatore (o contribuente) che quello ospitante potrebbero contare parte della potenza verde realizzata nelle rispettive statistiche nazionali ai fini del raggiungimento dei target UE 2030. In altre parole: uno Stato membro mette i soldi, l’altro il terreno, per poi spartirsi virtualmente la capacità.
Meccanismo di Finanziamento Rinnovabili, il settore privato
In questo contesto il settore privato può partecipare sia come investitore che effettua un pagamento al meccanismo che come sviluppatore di progetti. Nel primo caso è bene sottolineare che il contributo non è legato a un rendimento finanziario ma permette di richiedere garanzie di origine per la produzione energetica corrispondente al contributo versato. Le imprese che volessero partecipare alla realizzazione di progetti, dovrebbero prima aggiudicarsi la gara d’appalto pubblicata dalla Commissione europea. Quindi le realtà prescelte stipulerebbero un accordo di assegnazione della sovvenzione.
Il primo bando UE del Meccanismo di Finanziamento Rinnovabili, ha fornito sostegno agli investimenti per impianti fotovoltaici situati in Finlandia con una capacità minima di 5 MW e una capacità massima di 5 MW.
Il meccanismo di mercato per l’idrogeno
Nella stessa occasione la commissaria Simson ha anche presentato i prossimi passi in materia di idrogeno. “Entro la fine di maggio avvierò anche la procedura di appalto per la selezione del fornitore di servizi per il progetto pilota su un meccanismo di mercato per l’idrogeno“, ha dichiarato. “Si tratta di un seguito a quanto concordato dal Parlamento e dal Consiglio nel pacchetto sul mercato del gas decarbonizzato – ed è un ulteriore passo avanti per la nostra agenda sull’idrogeno. Sono modi concreti per riportare i riflettori sulle rinnovabili“.