Le banche di Europa, Stati Uniti e Cina hanno fatto arrivare alle compagnie fossili che gestiscono maxi progetti di carbone, petrolio e gas (che possono rilasciare almeno 1 GtCO2 se completamente sfruttati) circa 1800 miliardi di dollari tra il 2016 e il 2022
L’inchiesta del Guardian sui finanziamenti alle compagnie fossili
(Rinnovabili.it) – Mentre le delegazioni di Europa, Stati Uniti e Cina litigano sull’accordo per l’abbandono graduale delle fossili in vista della Cop28 di Dubai, le banche di questi paesi regalano 1.800 miliardi di dollari alle compagnie fossili per tenere in vita i giacimenti di petrolio e gas che faranno sforare gli 1,5 gradi a ritmo accelerato. Una media di 252 mld $ ogni anno. È questo l’ammontare della finanza fossile veicolata tra il 2016 e il 2022 da 3 dei maggiori inquinatori al mondo verso quelle aziende che hanno nel loro portafoglio almeno un progetto in grado di rilasciare più di 1 miliardo di tonnellate di CO2 (GtCO2).
Lo rivela un’inchiesta del quotidiano britannico The Guardian basata sull’analisi dei flussi finanziari verso 425 maxi progetti di estrazione di idrocarburi in tutto il mondo. Progetti che, cumulativamente, se saranno sfruttati del tutto, potranno rosicchiare una parte consistente del budget di carbonio globale che ci resta prima di superare la soglia più ambiziosa dell’Accordo di Parigi. Budget che uno studio recente ha ricalcolato, dimezzandolo rispetto alle stime dell’IPCC di appena due anni fa: appena 250 GtCO2, che ci porteranno a superare stabilmente gli 1,5 gradi già nel 2029, invece della metà degli anni ’30 come stimava l’IPCC.
La finanza fossile passa da Cina, USA ed Europa
A guidare lo tsunami di finanza fossile, negli ultimi 7 anni, sono state soprattutto le banche statunitensi. Gli istituti con sede negli USA hanno elargito, da soli, circa 500 miliardi di dollari a questi maxi progetti. La classifica vede in cima JP Morgan Chase, che da sola ha contribuito per 141,8 mld $, quasi l’8% del totale. A seguire, i leader della finanza fossile globale sono Citi, Bank of America, la cinese ICBC. Tre le banche europee nella top ten dei finanziatori fossili: BNP Paribas con oltre 70 mld $, seguita dalle britanniche HSBC e Barclays. La maggior parte del denaro fornito ha la forma di finanziamenti generali alle aziende fossili, piuttosto che da prestiti diretti per progetti di estrazione di carbone, gas e petrolio. Lo scenario non cambia molto se si prendono in considerazione solo gli ultimi anni. Nel 2022, tra finanziamenti diretti e indiretti, il flusso di denaro è arrivato a 161 miliardi di dollari.