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Finanza e rinnovabili: 7 anni di amore non corrisposto

Le 60 maggiori banche globali continuano a investire molto più nelle fossili che nell’energia pulita. Dei 2.500 mld $ dati alle compagnie energetiche, appena 180 mld sono per eolio e fotovoltaico. E non c’è alcun trend positivo in vista

Finanza e rinnovabili: solo il 7% degli investimenti va in energia pulita
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Un rapporto di Sierra Club e altre 3 ong fotografa il rapporto tra finanza e rinnovabili dal 2016

(Rinnovabili.it) – Da quando l’Accordo di Parigi è entrato in vigore alla Cop27 di novembre scorso, la finanza globale ha lanciato iniziative, fissato obiettivi, promesso sostegno alla transizione energetica. Se con una bacchetta magica potessimo far sparire tutti gli annunci e le parole senza sostanza di questi ultimi 7 anni resterebbe soltanto un numero, l’unico che conta davvero: 7%. Sette per cento è l’indice migliore del rapporto tra finanza e rinnovabili: un rapporto freddo, quasi gelido, tutt’altro che pronto a decollare.

Finanza e rinnovabili: i numeri

Dal 2016 al 2022, le principali banche globali hanno dedicato solo il 7% dei loro investimenti alle energie pulite. Il resto della torta è andato nelle fossili. Lo rivela un rapporto curato da Sierra Club, Fair Finance International, BankTrack e Rainforest Action Network che analizza le performance delle 60 maggiori banche al mondo.

E non c’è neppure una tendenza timidamente positiva. Il dato del 2016 è 7% mentre quello del 2021 sale al 10%, ma nel periodo intermedio il rapporto tra finanza e rinnovabili oscilla ripetutamente, senza segnare un aumento, per quanto piccolo, che si possa considerare davvero consolidato.

Per quanto riguarda prestiti e sottoscrizione di obbligazioni, il totale si ferma a 23,2 mld $ nel 2016 e 34,5 mld $ nel 2021. Cifre molto basse. E le proporzioni non mentono. In questi 7 anni, il totale investito è 2.500 mld $: di questi, 2.300 sono legati alle fossili, solo 178 mld $ all’energia pulita.

Ma le iniziative globali per accelerare il passaggio a una finanza davvero sostenibile servono? Non molto, anzi per niente a giudicare dai dati contenuti nel rapporto. C’è addirittura un paradosso. Gli istituti che hanno aderito alla Gfanz, la Glasgow Financial Alliance for Net Zero lanciata nel 2021 e considerata l’iniziativa più importante a livello globale per intrecciare finanza e rinnovabili, investono in fotovoltaico ed eolico meno di quanto non facciano i loro omologhi che non hanno aderito.

“Molte banche sostengono di continuare a finanziare i clienti dei combustibili fossili per aiutarli nella loro transizione climatica. Questi dati mettono in discussione questa affermazione e dimostrano che le banche devono impegnarsi seriamente per finanziare la transizione verso l’energia pulita”, ha dichiarato Adele Shraiman, rappresentante della campagna Fossil-Free Finance del Sierra Club.