La guida per la reportistica ESG delle PMI non quotate è in consultazione fino al 2 agosto
Standardizzare la raccolta e la comunicazione dei dati ESG da parte delle piccole e medie imprese italiane non quotate. Grazie ad un unico modello di riferimento, calibrato sulla taglia delle aziende. Con l’obiettivo di aiutarle a comprendere come gestire i nuovi obblighi e le richieste da parte degli altri attori delle loro catene di fornitura. E quindi a migliorare la reportistica ESG delle PMI e la sua comunicazione al mercato, dalle banche agli investitori alle grandi imprese.
È il contenuto del documento “Dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche” (consultabile in fondo all’articolo), elaborato dal Tavolo per il coordinamento sulla finanza sostenibile promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), e in consultazione pubblica fino al 2 agosto.
Standardizzare la reportistica ESG delle PMI
Il documento è composto da due sezioni. La prima elenca e dettaglia le metriche, 45 voci distinte riguardo alle dimensioni di sostenibilità delle piccole e medie imprese, che sono organizzate in 5 sezioni tematiche:
- informazioni generali
- mitigazione e adattamento al cambiamento climatico
- ambiente
- società e forza lavoro
- governance e condotta aziendale.
Tra i parametri rientrano il possesso o meno di un rating ambientale/climatico esterno e il dato sui consumi totali di energia dettagliati per fonti rinnovabili e non rinnovabili. Le metriche sul rischio fisico e di transizione (ad esempio, gli investimenti effettuati o pianificati per ridurre il primo e le coperture assicurative per il secondo) e quelle sul grado di allineamento delle attività alla tassonomia verde UE. E ancora, il consumo idrico, la circolarità, la due diligence sui diritti umani, la presenza di codici etici e di procedure per la denuncia di irregolarità. Delle 45 voci, 18 sono indicate come informazioni di sostenibilità adatti anche per le micro-imprese.
La seconda sezione del documento sulla reportistica ESG delle PMI consiste in una guida metodologica a supporto delle imprese per raccogliere i dati necessari e fornire in modo adeguato le informazioni richieste.
Il documento elaborato dal MEF tiene conto degli sviluppi del quadro regolamentare europeo e della proposta di standard per le PMI non quotate definita dallo European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG).
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