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Pubblicato lo standard EFRAG per il reporting di sostenibilità volontario delle PMI non quotate

Reporting di sostenibilità: EFRAG, standard per disclosure PMI non quotate
via depositphotos.com

L’EFRAG ha pubblicato il 17 dicembre le linee guida da seguire per le micro, piccole e medie imprese – non quotate e non soggette alla direttiva CSRD – che presentano volontariamente il loro reporting di sostenibilità (scarica il documento EFRAG in fondo all’articolo).

Con il parere tecnico sul Voluntary Sustainability Reporting Standard (VSME), l’European Financial Reporting Advisory mette un altro mattoncino per semplificare e standardizzare la rendicontazione di sostenibilità delle PMI.

Il nuovo standard sostituisce questionari ESG multipli e non coordinati, una delle barriere maggiori al reporting di sostenibilità segnalate dalle PMI europee e non solo. Inoltre, le linee guida facilitano l’accesso delle PMI a finanziamenti sostenibili, in linea con il SME Relief Package della Commissione Europea.

Lo standard EFRAG per il reporting di sostenibilità delle PMI non quotate

Il VSME è diviso in 2 moduli:

In entrambe le configurazioni, le informazioni di sostenibilità fornite dalle PMI sono destinate a soddisfare gran parte delle richieste di partner commerciali come banche, investitori e grandi aziende.

Di seguito forniamo una tabella comparativa che sintetizza le differenze principali tra il Basic Module e il Comprehensive Module dello standard VSME dell’EFRAG per la rendicontazione di sostenibilità volontaria delle PMI non quotate:

CaratteristicaBasic ModuleComprehensive Module
Scopo e ObiettivoFornire informazioni essenziali richieste dai partner commerciali.Fornire informazioni dettagliate per esigenze avanzate di investitori, banche e clienti aziendali.
Numero di Indicatori11 indicatori (B1-B11).9 indicatori aggiuntivi (C1-C9), integrativi rispetto al Basic Module.
Tipologia di Informazioni– Energia e GHG (B3)
– Inquinamento (B4)
– Biodiversità (B5)
– Uso risorse e rifiuti (B7)
– Caratteristiche forza lavoro (B8)
– Salute e sicurezza (B9)
– Governance (B11).
– Obiettivi riduzione GHG (C3)
– Rischi climatici (C4)
– Politiche diritti umani (C6)
– Incidenti diritti umani (C7)
– Settori controversi (C8)
– Parità di genere in governance (C9).
ApplicabilitàLivello minimo richiesto, indicato per micro-imprese.Opzionale, progettato per aziende con richieste più complesse dai partner.
Utilizzo dei DatiRispondere a richieste generali e fornire un punto di partenza per la rendicontazione.Permettere una valutazione approfondita dei rischi e delle performance di sostenibilità.
Struttura e ObbligatorietàObbligatorio come prerequisito per accedere al Comprehensive Module.Da adottare solo dopo il Basic Module, per un’analisi più completa.
Esempi di Dettagli Richiesti– Consumo energetico in MWh.
– Emissioni Scope 1 e Scope 2 in tCO2eq.
– Turnover forza lavoro.
– Target Scope 1, 2 e 3 per GHG.
– Adattamenti ai rischi climatici.
– Incidenti confermati nei diritti umani.

Il nuovo standard è il frutto di una consultazione pubblica svoltasi da gennaio a maggio 2024 da cui sono emersi suggerimenti poi incorporati nella versione finale del documento. Tre le richieste principali che hanno trovato posto nel testo rilasciato dall’EFRAG:

Va sottolineato che il VSME non ha valore legale ed è separato dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) che sostanziano la CSRD e sono rivolti a grandi imprese e PMI quotate.

“Il VSME è progettato per supportare la disponibilità di dati semplici ma pertinenti in materia di sostenibilità”, commenta Patrick de Cambourg di EFRAG. “Mira a ridurre l’onere per le PMI che attualmente si trovano ad affrontare molteplici richieste di dati non coordinate e, se supportato da piattaforme e strumenti online appropriati, offrirà nuove opportunità di business e di finanziamento, nonché ulteriori approfondimenti gestionali alle aziende che redigono i report”.

Scarica qui lo standard VSME dell’EFRAG

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