Governance e strategia sono decisive per le performance climatiche delle aziende. Le leve strategiche? Collegare la retribuzione dei dirigenti agli obiettivi climatici, stabilire un prezzo interno del carbonio, coinvolgere fornitori e clienti nelle questioni climatiche. Lo afferma il rapporto Corporate Health Check 2025, rilasciato di recente da Carbon Disclosure Project (CDP).
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Luci e ombre delle performance climatiche delle aziende
CDP utilizza una serie di indicatori legati ai temi ESG per valutare le performance climatiche delle aziende, dividendole in 4 gruppi, da quelle più performanti ai ritardatari. Dall’ultimo sondaggio condotto, emerge che:
- ben il 78% delle aziende che mostrano più progressi collega la retribuzione dei dirigenti agli obiettivi climatici;
- il 41% ha stabilito un prezzo interno per il carbonio;
- l’87% coinvolge la propria catena del valore nelle questioni climatiche.
Tre aspetti che costituiscono vere e proprie leve strategiche per migliorare il profilo ESG aziendale.
Ma nel complesso, i dati di CDP mostrano un quadro con più ombre che luci. Quattro aspetti appaiono particolarmente problematici:
- solo il 10% delle aziende integra decisioni positive per l’ambiente nei propri modelli di business, ignorando un nesso che, con l’aggravarsi della crisi climatica, rischia di bruciare il 18% del pil globale nei prossimi 25 anni;
- solo l’1% delle aziende adotta strategie complete che includono obiettivi climatici, fissazione del prezzo del carbonio e coinvolgimento della catena del valore, vale a dire le 3 leve strategiche che garantiscono migliori performance climatiche delle aziende;
- sebbene molte aziende abbiano aumentato la trasparenza, le azioni concrete restano insufficienti per raggiungere obiettivi net-zero.
- Solo 1/3 delle aziende è sulla buona strada per raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni.
Anche le imprese migliori, tra quelle che divulgano i propri dati attraverso la piattaforma di CDP, procedono a ritmi del tutto insufficienti sulla via della decarbonizzazione.
Da un lato, le aziende che divulgano i dati attraverso il CDP hanno ridotto le loro emissioni di Scope 1 del 2% annuo dal 2016, nonostante le emissioni globali siano aumentate dell’1% all’anno nello stesso periodo.
Ma dall’altro lato, tutte le imprese nel complesso per un percorso allineato a +1,5°C dovrebbero ridurre le emissioni del 7% annuo fino al 2030 o del 3% annuo fino al 2050.
Dove si può migliorare? Partendo dalle 3 leve strategiche citate sopra. E rafforzando le disclosure sugli aspetti rilevanti più trascurati. Tra i quali, il rapporto di CDP sottolinea:
- Scope 3: Solo il 45% delle aziende divulga informazioni sulle categorie più rilevanti delle emissioni della catena di fornitura.
- Natura: Solo il 22% delle aziende ha fatto progressi sui target legati all’acqua, e il 15% sui target legati alle foreste.