Rinnovabili

Assicurazioni e criteri ESG, a che punto è l’integrazione?

Criteri ESG imprese assicurazione Italia: integrazione elevata
via depositphotos.com

C’è un trend di crescita costante nell’inclusione dei criteri ESG tra le imprese di assicurazione italiane. Quasi tutte (il 99,7%) li include nelle proprie politiche di investimento, con un’applicazione estesa a una quota rilevante del portafoglio. E li ha integrati nelle linee strategiche e nelle policy di remunerazione. Molto più bassa, invece, è ancora la quota delle assicurazioni che integrano i fattori ESG nelle sottoscrizioni di rischio. E ci sono margini per rafforzare gli impegni sulla neutralità climatica.

Leggi anche Obblighi e soluzioni per l’adattamento delle aziende al cambiamento climatico

Lo rileva la ricerca realizzata di recente dal Forum per la Finanza Sostenibile e dall’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) e con il sostegno di Etica SGR, EY, Payden&Rygel, Reale Mutua. Questa 3° edizione ha raccolto una partecipazione elevatissima tra le imprese assicuratrici: l’87% del mercato italiano.

Criteri ESG e imprese di assicurazione: le aree di eccellenza

Dal sondaggio emerge chiaramente come gli aspetti generali e di governance mostrino una integrazione dei criteri ESG nelle imprese di assicurazione in Italia su livelli molto alti. Le politiche di investimento delle assicurazioni tengono presente i fattori ambientali, sociali e di governance quasi sempre: lo fa più del 99% degli intervistati. Questo dato dimostra un impegno quasi universale verso investimenti sostenibili, con approcci diversificati e completi, come esclusioni (100%), engagement (86%) e disinvestimenti (73%).

Più del 99% integra anche i criteri ESG nelle policy di remunerazione e nelle linee strategiche dell’azienda. Questa forte coerenza tra strategia aziendale e incentivi rappresenta un elemento cruciale per garantire l’attuazione concreta delle politiche ESG. D’altro canto, la quasi totalità del campione (il 96%) presidia i temi ESG attraverso l’istituzione di comitati e/o funzioni specifiche dedicati alla sostenibilità e la pressoché totalità (98%) ha introdotto programmi di formazione rivolti a tutto il personale.

L’integrazione dei criteri ESG nell’offerta di prodotti assicurativi avviene secondo due principali modalità: l’offerta di prodotti assicurativi dedicati ai temi ESG, per la copertura di rischi climatici (100%) e per favorire l’inclusione assicurativa (65%) e le limitazioni nell’offerta di prodotti assicurativi per attività esposte ad alti rischi ESG (92%), quali la produzione di armi e l’estrazione di combustibili fossili.

Assicurazioni e fattori ESG, dove si può migliorare?

Uno degli aspetti su cui emergono pi margini di miglioramento, stando al sondaggio, riguarda l’attenzione al cambiamento climatico nelle linee strategiche delle imprese. Il 73% di chi ha risposto afferma di citare esplicitamente l’obiettivo della neutralità climatica. Un valore alto, ma con margini di rafforzamento. E se 98 assicurazioni su 100 misurano l’impronta di carbonio del portafoglio investimenti, solo in 3 casi su 4 lo fa per identificare i rischi finanziari associati al cambiamento climatico (75%).

Il 60% del campione include i criteri ESG nelle politiche di sottoscrizione, attraverso l’offerta di prodotti assicurativi danni o vita diversi dai prodotti di investimento che tengono in considerazione fattori ambientali, sociali e/o di buona governance. Il dato è basso, anche se in miglioramento rispetto agli anni passati. E chi non l’ha ancora fatto, intende procedere entro 2 anni al massimo.

Exit mobile version