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L’energia solare è l’energia del futuro

energia solare
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di Isabella Ceccarini

Puntare su energia solare, ricerca e innovazione per produrre energia abbattendo le emissioni di CO2 è l’obiettivo di Trina Solar. Quali sono le strategie per raggiungerlo? Ne abbiamo parlato con Emanuele Carino, Sales Manager Utility Scale Italy nel corso di KEY – The Energy Transition Expo 2024, che si è svolto a Rimini.

Perché conviene puntare sull’energia solare?

Oggi l’energia solare permette di ridurre la CO2 e di creare delle economie di scala, perché produrre energia solare è diventato estremamente economico. Quindi al vantaggio ambientale della minore missione di CO2 si somma l’adozione di sistemi di produzione di energie rinnovabili, che permettono di sfruttare fonti pressoché infinite di produzione dell’energia e allo stesso tempo di ridurre drasticamente i costi. Mai come oggi la tecnologia solare è stata matura per andare a competere con le altre fonti di produzione. Questo mix energetico rende tutto molto più green e attrattivo, ma in un contesto di sviluppo tecnologico e di economie di scala che è alla portata di tutti. Quindi oggi è intelligente sotto tutti i punti di vista investire nell’energia solare.

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Trina Solar collabora con università e centri di ricerca. Quanto incide questa collaborazione sulla vostra capacità di innovazione?

La collaborazione con gli istituti di ricerca è molto importante. In particolare collaboriamo con degli enti australiani e con un ente di Singapore. Inoltre ad oggi, Trina Solar è riuscita a registrare circa 1.600 brevetti e buona parte dell’innovazione va a realizzare i nostri prodotti. In Cina uno degli asset più importanti che Trina è in grado di proporre al mercato è la capacità di fare ricerca e sviluppo e di presentare soluzioni innovative.

Quali sono i vostri prodotti più innovativi? Ad esempio, cos’è Elementa 2?

Elementa 2 è la nostra soluzione di storage. L’integrazione di sistemi di stoccaggio a livello di impianti, anche di grandi dimensioni, permette di gestire il rapporto fra l’impianto fotovoltaico e la rete. Elementa 2 è un’unità di storage con le nostre celle proprietarie che permette di immagazzinare l’energia e scambiarla con la rete in un secondo momento.

È molto utile sia per quanto riguarda eventuali tagli della produzione in caso di congestioni della rete, ma anche per poter garantire la fornitura di energia solare al di fuori delle ore di produzione. Uno dei problemi dell’energia solare è che necessita del sole, che ovviamente nelle ore notturne non c’è. L’adozione di tecnologie di storage ci permette di estendere le ore di iniezione in rete dell’energia o di posticiparle a momenti diversi.

Quindi questo permette una gestione più programmabile dell’energia e dei rapporti con la rete elettrica sia per quanto riguarda il bilanciamento della rete nei momenti di sovraccarico, sia nei momenti in cui non c’è più il sole ma si è comunque in grado di assicurare la continuità di erogazione dell’energia.

Trina Solar lavora solo per grandi impianti, grandi aziende o anche per piccoli impianti di uso domestico?

Ho parlato dei grandi impianti perché è la mia area di intervento in azienda. Tuttavia, Trina Solar vuole proporre soluzioni complete a tutti i livelli. Infatti, riteniamo che andare nella direzione dell’energia solare sia nell’interesse di tutti, quindi stiamo lavorando per proporre soluzioni sia in ambito residenziale che industriale.

Vorremmo che l’energia solare fosse un diritto di tutti. Forse è una un’affermazione estrema, ma riteniamo che debba essere disponibile al pubblico più largo possibile. Per questo abbiamo investito molto anche sulla tecnologia dei moduli. Abbiamo adottato un tipo di celle che permettono un orizzonte di sviluppo molto interessante in termini di densità energetica. Allo stesso tempo stiamo lavorando molto anche sulla nostra filiera in termini di decarbonizzazione per avere un prodotto green al 100%.

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I consumatori sono diventati molto attenti all’ambiente, guardano alla sostenibilità delle aziende e dei prodotti. Ad esempio, una delle domande che spesso le persone si fanno riguarda la sostenibilità dello smaltimento dei pannelli solari.

Siamo molto attenti anche per quanto riguarda il riciclo e la scelta dei materiali. Di recente, abbiamo inserito un altro vetro sul lato posteriore dei moduli, cioè i nostri moduli hanno il vetro sia sulla faccia anteriore che su quella posteriore. Questo rende il modulo riciclabile al 98%. Infatti, il vetro e l’alluminio sono materiali totalmente riciclabili e stanno andando a sostituire le plastiche. Grazie a questa modifica, eliminiamo circa un chilo di plastica per ogni singolo modulo fotovoltaico.

Inoltre, il vetro ha la grande caratteristica di essere meccanicamente più robusto, quindi il prodotto dura di più e questo ci permette di dare al cliente garanzie più lunghe. Oggi alcuni dei nostri prodotti hanno 25 anni di garanzia standard. La scelta dei materiali ci consente sia di allontanare il momento del riciclo dei moduli che di adottare materiali il cui riciclo sia molto più facile. Come Trina Solar, siamo membri storici di vari consorzi tra cui PvCycle, che è attiva nel ritiro e nello smaltimento dei nostri prodotti a fine vita. Ci prendiamo cura di tutto il ciclo vita dei nostri prodotti dall’inizio alla fine.

Quali sono le strategie di sostenibilità di Trina Solar per il futuro?

La prima cosa che vorrei sottolineare è che puntiamo a utilizzare il 100% di energia rinnovabile entro il 2030 su tutta la nostra produzione. Oggi due stabilimenti sono alimentati al 100% da fonti rinnovabili, ma abbiamo l’obiettivo ambizioso di arrivare a coprire tutta la nostra produzione da fonti rinnovabili. Un altro obiettivo è quello delle certificazioni che calcolano l’impatto di CO2 dei moduli non solo nella produzione, ma anche nel trasporto, nella consegna e nel riciclo a fine vita. La nostra impronta di CO2 è certificata da EUPD Research.

Trina Solar, inoltre, è attenta anche alla sostenibilità sociale: per noi non è importante solo l’ambiente, ma anche tutto quello che gli ruota intorno, e su questi temi cerchiamo anche di sensibilizzare i nostri clienti. I grandi investitori, ad esempio, sono molto attenti a questi aspetti e spesso siamo noi a indicare loro il percorso.

Oggi anche le banche sono diventate molto più attente a investire in aziende sostenibili. Il cerchio si va stringendo.

Credo che sia il futuro, anche perché non avrebbe senso di parlare di riduzione della CO2 e di energie rinnovabili senza curarsi della produzione, dalle fasi iniziali allo smaltimento finale. Siamo molto attenti a questi aspetti e gli investitori, come pure gli enti istituzionali, trovano in noi un interlocutore consapevole.

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