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Terzo settore, dall’iscrizione al RUNTS al conto per associazioni no profit

La "Riforma del Terzo settore" ha ridisciplinato il no profit e l'impresa sociale. Nuove norme ma anche nuove opportunità a cui si associano oggi strumenti in grado di facilitare la gestione dei conti e delle spese. Strumenti come il conto Qonto

conto per associazioni no profit
via depositphotos.com

Articolo pubbliredazionale

(Rinnovabili.it) – Nel luglio 2017 il Codice del Terzo Settore è divenuto legge riordinando la normativa in materia. Una riforma che ha definito per la prima volta il perimetro del comparto in maniera precisa e puntale, introducendo una serie di nuove disposizioni per le associazioni private che “perseguono il bene comune“. Vale a dire, le organizzazioni di volontariato (ODV), le associazioni di promozione sociale (APS), le imprese sociali, gli enti filantropici, le reti associative, le società di mutuo soccorso e simili.

Novità come l’introduzione del Registro Unico Nazionale RUNTS e la relativa possibilità di acquisire personalità giuridica. Ma disciplinando anche le attività di interesse generale, quelle di raccolta fondi, la destinazione del patrimonio, bilanci e libri sociali.

Registro Unico Nazionale del Terzo Settore

Il RUNTS è il registro telematico istituito presso il Ministero del Lavoro per assicurare la piena trasparenza degli Enti del Terzo settore (ETS) e rappresenta senza ombra di dubbio la novità più importante della riforma. E non solo perché ha permesso di superare l’approccio disomogeneo del passato, caratterizzato dai diversi registri APS e ODV e dall’anagrafe delle Onlus.

Gestito gestito e aggiornato a livello regionale, il Registro Unico costituisce la vera e propria  porta d’accesso a questo mondo. L’iscrizione al RUNTS consente infatti di acquisire la qualifica di Ente del Terzo Settore (o, ovviamente, quelle specifiche) e di godere di una serie di agevolazioni, anche fiscali. L’iscrizione permette anche di accedere al 5 per mille, ai contributi pubblici o di stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni.

E, nei casi in cui è previsto, anche di acquisire la personalità giuridica. Si tratta di una caratteristica facoltativa ma che fa sì che le associazioni possano fornire garanzie e certezza del diritto ai terzi e usufruire di un regime di responsabilità limitata nei confronti dei creditori. Affinché questo avvenga, al momento dell’atto costitutivo, l’ETS deve versare integralmente il patrimonio in denaro attraverso un assegno circolare o su un conto dedicato.

Anche per questo motivo no profit, imprese sociali e cooperative devono poter contare su strumenti agili e tagliati su misura, in grado di facilitare le operazioni bancarie. Non solo. Le associazioni che svolgono attività commerciale hanno bisogno di un conto business che consenta loro di separare le finanze private dei soci da quelle dell’ente stesso, monitorando al meglio il flusso di cassa e la gestione delle spese. Uno strumento di tracciabilità che permetta di ricevere donazioni e quote associative ed effettuare pagamenti.

Un conto per associazioni no profit

Alcune Banche, come ad esempio Creval, Unicredit e Bper, si stanno specializzando nel fornire servizi finanziari dedicati agli Enti del Terzo Settore e un conto corrente per associazioni no profit ad hoc. Orientarsi può non essere facile ma in aiuto arriva oggi da Qonto, una soluzione di gestione finanziaria on line per PMI e lavoratori autonomi. Fondata in Francia nel 2016 da Steve Anavi e Alexandre Prot, l’azienda mira a fornire un facile accesso ai conti aziendali con l’obiettivo di reinventare l’esperienza bancaria per i professionisti.

A partire dal 2022 possono aprire un conto Qonto anche associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative e altre realtà che svolgono un’attività di interesse generale secondo la riforma ETS. I vantaggi? La parola d’ordine è semplicità. Qonto facilita la gestione contabile dell’associazione, consente di effettuare pagamenti in modo rapido e intuitivo dotando i soci di capacità di spesa. L’offerta si basa su un conto 100% online con IBAN italiano, caratterizzato da una contabilità semplificata e strumenti di pagamento rapidi e veloci (POS; carte business fisiche; virtuali e usa e getta; bonifici SEPA e SWIFT; Apple Pay; Google Pay). Nessuna commissione sui bonifici SEPA in entrata ed a F24 a debito e credito. Inoltre, aprendo un conto Qonto è possibile acquistare un POS SumUp a un prezzo ridotto.