(Rinnovabili.it) – Era il luglio del 2018 quando Terna lanciò il suo primo green bond destinato a investitori istituzionali. Un’emissione da 750 milioni di euro che si dimostrò fin da subito un successo. Oggi l’operatore di rete ha condotto una nuova incursione nel mercato del debito verde, con un’emissione obbligazionaria green del valore di 500 milioni di euro. Si tratta, a conti fatti, del terzo green bond firmato Terna dopo quello del 2018 e quello di aprile 2019, accolto anche stavolta con grande entusiasmo. Secondo quanto fa sapere la società, l’emissione è stata accolta dal mercato con una richiesta di oltre 2 miliardi di euro. Ossia ben quattro volte l’offerta.
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L’obbligazione “avrà una durata di dodici anni con scadenza 24 luglio 2032 ed un prezzo pari a 99,623 per cento con uno spread di 90 punti base rispetto al midswap”, si legge nella nota stampa. “Pagherà una cedola dello 0,75 per cento. Il tasso effettivo sarà dello 0,78 percento, il più basso mai ottenuto tra le corporate italiane sia per green bond sia, in generale, per emissioni sopra i 10 anni, a testimonianza del ruolo di leadership di Terna nella finanza sostenibile”. E sarà inferiore rispetto al costo medio complessivo del debito consolidato di Piano pari all’1,4 per cento.
I proventi netti dell’emissione saranno utilizzati per finanziare i cosiddetti “eligible green projects”, ossia progetti ecologici ritenuti idonei e individuati dalla società sulla base del suo Green Bond Framework. Si va opere volte ad aumentare la produzione da energie rinnovabili a quelle finalizzate a ridurre le emissioni di CO2 del sistema elettrico diminuendo le perdite di rete o alla tutela della biodiversità terrestre e del suolo, sostituendo le linee aree con quelle sotterranee.
Per l’obbligazione verde sarà presentata richiesta per l’ammissione a quotazione alla Borsa del Lussemburgo.
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