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Nucleare e gas nella tassonomia verde UE, ecco il compromesso

La commissaria per i servizi finanziari Mairead McGuinness rivela che gas e atomo possono rientrare nella lista degli investimenti sostenibili in una categoria apposita: non investimenti verdi ma “ambra”

Tassonomia verde UE: pubblicato il nuovo testo
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L’ok finale alla tassonomia verde UE rinviato al 2022

(Rinnovabili.it) – L’epopea della tassonomia verde UE scriverà il suo ultimo capitolo soltanto nel 2022. Il nuovo rinvio riguarda i nodi irrisolti che sono al centro delle discussioni da un anno: il destino di gas e nucleare nel documento che stabilisce quali investimenti devono essere considerati sostenibili (e quindi ricevere sovvenzioni) e quali no.

La decisione sarà cruciale per il futuro della transizione energetica dell’Unione Europea. Atomo e gas naturale sono le opzioni preferite da più di 1/3 dei Ventisette per dire addio alle fossili più inquinanti, ma la Commissione vorrebbe evitare di lasciare troppo spazio a fonti la cui vera sostenibilità è messa in dubbio.

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L’ultima occasione per rinviare la parola finale su gas e nucleare arriva dalla crisi dei prezzi dell’energia. Il commissario europeo per i servizi finanziari Mairead McGuinness ha dichiarato al Financial Times che Bruxelles impiegherà più tempo prima di decidere come affrontare le fonti energetiche più controverse, spostando all’anno prossimo la decisione inizialmente prevista per quest’autunno.

“Stiamo ascoltando cittadini e imprese su costi energetici più elevati”, argomenta la Commissaria. “Dobbiamo assicurarci di non creare timori che questa transizione sia un problema perché la transizione è la soluzione”. In realtà, l’orecchio di Bruxelles è più attento agli umori di Francia e Germania che a quelli dei cittadini europei.

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Parigi è capofila della cordata di paesi che vuole il nucleare nella tassonomia verde UE a tutti i costi. Solo la scorsa settimana, il presidente francese Macron ha svelato il suo piano con orizzonte 2030 in cui l’energia dall’atomo ha un ruolo assolutamente centrale attraverso gli SMR. La Germania invece ha scelto di dire addio al nucleare dopo Fukushima e non sembra dell’idea di tornare sui suoi passi. Ma la SPD, perno del prossimo governo, vuole spazio per il gas: Berlino sta anche chiudendo le sue centrali a carbone e non ha altra scelta se non puntare sul gas, come testimonia il gasdotto Nord Stream 2 prossimo all’inaugurazione.

La soluzione, conferma la commissaria irlandese, potrebbe essere quella di creare una categoria ad hoc per nucleare e gas. La tassonomia verde UE avrebbe una categoria “ambra”, in cui queste due fonti troverebbero collocazione. Cosa significa? È una sorta di limbo, di via libera provvisorio. Un modo per riconoscere loro lo status di energia per la transizione e non scoraggiare del tutto gli investimenti privati. “Se tutto il denaro viaggiasse oggi verso attività verdi, ci sarebbero un sacco di soldi che non avrebbero dove andare. Non avremmo fatto alcuna differenza nel nostro passaggio alla neutralità climatica”, spiega McGuinness.

(lm)