L'operazione multitranche da 3,5 miliardi ha ricevuto richieste in esubero per ben 9,2 miliardi. Per la prima volta l'obbligazione è legata al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione di emissioni dirette del Gruppo
Il prestito obbligazionario “Sustainability-Linked Bond” è stato lanciato ieri sui mercati internazionali e statunitensi
(Rinnovabili.it) – “La creazione di valore di lungo termine sarà possibile solo se basata su modelli di business che siano sostenibili e tengano conto di tutti gli stakeholder”, con queste parole Francesco Starace, CEO del Gruppo Enel, ha commentato ieri il lancio del “Sustainability-Linked Bond“, prestito obbligazionario multitranche da 3,5 miliardi di dollari (circa 3,3 miliardi di euro). L’operazione, rivolta agli investitori istituzionali, si è fatta notare da subito per due aspetti: il successo con cui è stata accolta e l’obiettivo a cui è stata vincolata. Si tratta infatti del primo bond al mondo di un gruppo multinazionale dell’energia, legato a una traiettoria di completa decarbonizzazione.
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Nel dettaglio le quattro tranche in cui è strutturata l’emissione (due da 750 milioni, due da 1 miliardo) fissano ciascuna un tasso d’interesse subordinato al raggiungimento di un preciso Sustainability Performance Target (SPT). In caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo verrebbe quindi applicato un meccanismo di step-up aumentando tale tasso.
Si va così da un primo STP pari o inferiore a 140 grammi di CO2eq/kWh al 31 dicembre 2024 fino a quello della quarta tranche pari a zero grammi di CO2eq/kWh al 31 dicembre 2040.
“Con questo nuovo ‘Sustainability-Linked Bond’ stiamo ulteriormente accelerando verso il raggiungimento dei nostri obiettivi di finanza sostenibile e implementando pienamente il concetto di Stakeholder Capitalism”, ha spiegato Starace. “L’operazione contribuirà al percorso di riduzione del costo dell’indebitamento pianificato per il periodo 2022-2024, all’implementazione della nostra Strategia, di cui beneficeranno tutti i nostri stakeholder, e all’indipendenza energetica dei Paesi in cui operiamo”. L’emissione – fa sapere la società – ha ricevuto richieste in esubero per più di 2,5 volte, con ordini per un importo pari a circa 9,2 miliardi di dollari.
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