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Sostenibilità energetica nella programmazione Fesr 14-20

Muzzarelli: "è un passo ulteriore verso quello sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo che la Regione sta perseguendo"

Emilia‘Green economy e sostenibilità energetica: un green deal per rilanciare l’Emilia-Romagna’. È  questo il tema dell’incontro svoltosi oggi in Regione  nell’ambito degli appuntamenti sulla nuova programmazione 2014-2020 Fesr.

L’incontro – introdotto dall’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli – ha proposto una riflessione sulle opportunità offerte dalla nuova programmazione dei fondi europei per promuovere la crescita del sistema economico e produttivo, partendo dai temi dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili, dello sviluppo di un’economia a basse emissioni.
Infatti, la programmazione dei fondi Fesr 2014-2020 si focalizzerà in gran parte su green economy e sostenibilità. Quindi per individuare priorità, ambiti e obiettivi verso cui indirizzare le azioni dei prossimi sette anni su questi temi, la Regione Emilia-Romagna sta coinvolgendo gli stakeholder del territorio, in un percorso di consultazione per consentire all’intera comunità regionale di confrontarsi in vista della definizione dei nuovi programmi operativi, che dovrà avvenire entro dicembre 2013.  Dopo i forum su ricerca e innovazione (Smart specialization strategy) e finanza per lo sviluppo, oggi si è affrontato il tema della green economy, cui seguirà il focus sulla valorizzazione del territorio ( giovedì 3 ottobre 2013).
«L’assunzione della Green economy e della low carbon economy ad assi portanti della programmazione – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – è un passo ulteriore verso quello sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo che la Regione si è prefissata di perseguire ma anche un balzo nella direzione del raggiungimento di quei livelli di leadership internazionale che le competono».

 

Novità principale è il vincolo della concentrazione del 20% dei nuovi fondi che dovranno essere indirizzati a queste tematiche. Ma di forte impatto sarà anche il fatto di considerare l’evoluzione green come priorità del modo di produrre e di consumare, sia nel settore privato che in quello pubblico, diventando un asse portante di un nuovo ‘green deal’ e di conseguenza pilastro di una nuova politica industriale a livello regionale, nazionale ed europeo.
Le leve di sviluppo per fare green economy sono sostanzialmente racchiuse in due ambiti d’azione. Da un lato strumenti e politiche a disposizione del settore pubblico, a cominciare dal patrimonio edilizio e impiantistico, passando per consumi e appalti verdi, pianificazione energetica e anche Patto dei sindaci, il movimento europeo di autorità locali impegnate ad aumentare efficienza energetica e uso di fonti rinnovabili sui territori.  Dall’altro lato, si punta con convinzione al mondo del privato dove, allo sviluppo delle rinnovabili si affiancano efficientamento energetico e innovazione di prodotto e di processo, qualificazione del prodotto, recupero e riutilizzo degli scarti e materie prime seconde, sostegno all’avvio di filiere industriali per sviluppare nuovi prodotti green. Senza dimenticare le opportunità legate a internazionalizzazione e domanda di tecnologie “verdi”, che provengono in modo particolare dai mercati emergenti e, in generale, la diffusione di una maggiore sensibilità e consapevolezza tra i cittadini ai temi dell’energia e dell’ambiente.

 

Sulla piattaforma web regionale ioPartecipo+ del portale ER Partecipazione, la Regione ha attivato la piazza virtuale di discussione “Green economy e sostenibilità energetica”, in collaborazione con Radio 24. Qui l’utente può consultare la documentazione sulla nuova programmazione sui temi green e intervenire offrendo le proprie valutazioni, collaborando in prima persona alla definizione della strategia regionale. Prosegue così il percorso partecipato POR PER FARE avviato in maggio per la costruzione del Programma 2014-2020, progetto di ascolto e confronto con imprese, enti, ricercatori, associazioni di categoria che per ogni tema prevede eventi pubblici e una piazza virtuale di discussione.