Le multe sulla non rilevazione del rischio climatico possono arrivare fino al 5% delle entrate medie giornaliere
Per la 1° volta, la Banca centrale europea si appresta a comminare delle sanzioni pecuniarie ad almeno 4 banche per non aver svolto in modo adeguato la rilevazione del rischio climatico. Un “salto di qualità”: finora la Bce era ricorsa soltanto a pressioni e ammonimenti per spingere gli istituti sotto la sua supervisione a rispettare le linee guida su misurazione e monitoraggio dell’impatto della crisi climatica sugli asset. Le 4 banche sarebbero le uniche “recidive” di un gruppo di 19 istituti non compliant identificati lo scorso dicembre.
Si attende ancora l’ufficialità da parte dell’ente di Francoforte, sia per numero e identità delle banche coinvolte sia per l’ammontare delle multe. Che, tecnicamente, possono arrivare fino al 5% delle entrate medie giornaliere e si accumulano fino a quando l’istituto sotto sanzione non si rimette in regola con gli obblighi di rilevazione del rischio climatico. L’Eurotower potrebbe però optare per multe più che altro simboliche o riconoscere una serie di attenuanti per invogliare le banche a riallinearsi velocemente.
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“La supervisione e la regolamentazione bancaria non hanno obiettivi di politica climatica. Ma stabiliscono il quadro entro il quale le banche devono misurare e valutare adeguatamente i rischi legati al clima e all’ambiente, e costruire la resilienza. Ciò crea trasparenza e stabilità in un momento in cui la crisi climatica richiede un’importante trasformazione delle economie europee”, ha sottolineato Claudia Buch, capo del consiglio di vigilanza della Bce dal 2023.
Per migliorare la valutazione del rischio climatico per gli operatori finanziari, negli ultimi anni la Banca centrale europea ha messo in campo diverse iniziative. Dal 2022 conduce degli stress test climatici con valenza conoscitiva, cioè il cui obiettivo è individuare le debolezze del sistema finanziario europeo a fronte di possibili scenari futuri caratterizzati da eventi climatici estremi e dall’impatto a insorgenza lenta del cambiamento climatico. In parallelo, ha fornito alle banche UE una serie di parametri e linee guida per la rilevazione del rischio climatico, e delle scadenze entro le quali integrare questi strumenti nella gestione operativa dagli istituti.
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A gennaio 2024, l’Eurotower ha annunciato che nel prossimo biennio approfondirà l’impatto e i rischi della transizione verso un’economia verde, il crescente impatto fisico del cambiamento climatico e le modalità in cui le misure di adattamento a un pianeta più caldo influiscono sull’economia, e i rischi derivanti dalla perdita e dal degrado della natura, le modalità in cui interagiscono con i rischi climatici. Tre ambiti i cui risultati andranno a integrare le disposizioni attuali in materia di vigilanza bancaria.