(Rinnovabili.it) – I Contratti di Sviluppo, lo strumento governativo a sostegno dei grandi investimenti aziendali, si allinea alle nuove norme comunitarie sugli aiuti di Stato. Stamane, il ministro allo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto che applica a tali agevolazioni le disposizioni del Quadro temporaneo di Crisi adottato nei mesi passati dalla Commissione europea. Un passo avanti per il rilancio industriale che lega più strettamente lo sviluppo nazionale all’obiettivo del Piano REPowerEU, ossia divenire più rapidamente indipendenti dai combustibili fossili. Il provvedimento prevede un regime favorevole in materia di aiuti di Stato per i progetti industriali che consentono una riduzione sostanziale delle emissioni di gas serra nelle proprie attività. Anche non comportando un aumento della capacità produttiva complessiva. Nel dettaglio, verranno agevolati gli investimenti finalizzati ad uno dei due obiettivi:
- la riduzione di almeno il 40% delle emissioni dirette di gas a effetto serra, mediante interventi mirati sull’energia impiegata. Il decreto riporta sia la possibilità di elettrificare i processi produttivi che di impiegare idrogeno verde in sostituzione dei combustibili fossili;
- la riduzione di almeno il 20% del consumo di energia in relazione alle attività sovvenzionate.
“Sono soddisfatto – ha commentato il ministro – per l’ulteriore risultato ottenuto in favore delle aziende danneggiate dagli effetti della guerra che ora potranno contare su altre misure che agevolano programmi e innovazioni per la tutela ambientale. Unendo le forze e utilizzando in maniera diversa gli strumenti a disposizione siamo in grado di sostenere meglio la nostra industria in un periodo particolarmente difficile, stretta tra gli effetti negativi del conflitto in Ucraina e il caro energia”. Un successivo provvedimento ministeriale, avverte il Dicastero, stabilirà i termini di presentazione delle domande.
Il decreto è stato inviato alla Corte dei conti per la registrazione assieme ad un secondo intervento normativo per il rilancio industriale, focalizzato anch’esso sui Contratti di Sviluppo.
Il DM in questione destina 2 miliardi di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione al finanziamento di ulteriori 101 progetti. Di questi l’80% dovranno essere realizzati nel Mezzogiorno. “Abbiamo visto che i contratti di sviluppo hanno un impatto positivo e altamente produttivo per la nostra industria”, ha aggiunto Giorgetti. “Per questa ragione come Mise abbiamo investito moltissimo su questo strumento chiedendone più volte il rifinanziamento […] Ritengo che anche in futuro, rappresenteranno una strada fondamentale per la nostra economia e per l’innovazione dell’industria italiana”.