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Riforestiamo il pianeta con gli alberi di Treedom

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di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Prendersi cura del Pianeta. Questo è il senso di Treedom, la piattaforma web con cui si possono piantare alberi a distanza in giro per il mondo e seguire la loro crescita online. Finora ne sono stati piantati 1,6 milioni, ma l’obiettivo ambizioso è di arrivare a 10 milioni nel 2023. L’idea è venuta dieci anni fa al fiorentino Federico Garcea – un po’ per gioco e un po’ per caso, come spesso accade per le idee migliori – e al suo amico Tommaso Speroni. 

Oggi Federico Garcea è il fondatore e CEO di un impero verde che però fino al 2014 era ancora un progetto di nicchia. La partenza in grande è avvenuta nel 2014 quando la Bill & Melinda Gates Foundation ha trovato interessante il progetto sostenibile di Treedom e ha deciso di investirci mezzo milione di dollari facendo cambiare le prospettive della società. Nel 2017 Treedom cede il 25% del capitale a un gruppo di impact investors che hanno apprezzato la sostenibilità ambientale dietro a questa idea di business. Da quel momento Treedom ha avuto una grande crescita di fatturato ed è aumentato il personale.

Acquista un albero con clic

Treedom funziona come una piattaforma e-commerce: si sceglie un albero tra quelli presenti nella lista e si paga online in tutta sicurezza. I prezzi ovviamente variano a seconda dell’albero scelto. Si può regalare un albero, dedicandolo a una persona per una ricorrenza come un compleanno, la festa della mamma, in un’occasione speciale… L’albero scelto verrà piantato da un contadino che se ne prenderà cura, verrà fotografato e geolocalizzato, avrà una sua pagina online dove se ne potrà seguire la crescita. È possibile acquistare un singolo albero, un gruppo di alberi della stessa specie, oppure dei pacchetti che comprendono alberi diversi. Ad esempio, nel pacchetto “Tutti Frutti” ci sono due piante di cacao, una di caffè, un arancio e un limone.

Qual è il valore aggiunto di un albero piantato con Treedom? Innanzi tutto non si tratta solo di piantare qualche albero, ma di aderire a un progetto di riforestazione del Pianeta. Oltre a rendere il Pianeta più verde, ogni albero proteggerà il suolo e la biodiversità e assorbirà CO2, la cui quantità è specificata nella scheda informativa di ogni albero. I frutti saranno del contadino che se ne prende cura, che potrà usarli come risorsa alimentare o venderli per procurarsi un reddito. La sostenibilità di Treedom, quindi, non si limita alla dimensione ambientale ma crea valore dal punto di vista sociale ed economico sostenendo le comunità locali. Dal 2014 Treedom è certificata e fa parte delle BCorp, ovvero le cosiddette benefit corporation, imprese che hanno un impatto positivo verso i dipendenti, le comunità in cui operano, l’ambiente: una BCorp non si accontenta di produrre profitto, ma produce contemporaneamente benefici sociali e ambientali.

La carta d’identità dell’albero e del suo valore

Proviamo a capire cosa significa piantare alberi con Treedom: un limone, ad esempio, in anno assorbe in media 5 kg di CO2. Una grevillea assorbe 80 kg di CO2, fissa l’azoto nel suolo e riduce l’erosione grazie all’apparato radicale esteso, protegge le piante giovani dal vento e riduce l’evaporazione dell’acqua dal suolo, le foglie sono usate come mangime per il bestiame. Ogni albero ha un suo significato: il lime, ad esempio, è simbolo di apertura, il jackfruit significa abbondanza, il cacao la dolcezza.

Il progetto è iniziato piantando alberi in Africa, Asia e America Latina. Oggi Treedom ha attirato l’attenzione della finanza sostenibile: Banca Generali ha deciso di investire nel progetto 3 milioni di euro per coprire parte dell’aumento di capitale necessario per finanziare l’espansione in Europa e sostenere Treedom verso la quotazione in Borsa.

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