Lo studio sul prezzo del carbonio è apparso su Nature Communications
Mettere un prezzo alle emissioni di CO2 funziona. Non solo: il carbon pricing è uno strumento che dà risultati ottimi in pochissimo tempo. E in qualsiasi configurazione. Solo nel primo anno dall’entrata in vigore, i meccanismi di prezzo del carbonio riescono ad abbattere le emissioni di gas serra di una percentuale compresa tra il 5 e il 21%.
Lo suggerisce uno studio pubblicato su Nature Communications che analizza 21 mercati del carbonio in tutto il mondo, ricostruendone l’efficacia attraverso l’esame (meta-analisi) di 80 studi empirici. Di cui ben 35 relativi ai meccanismi-pilota di carbon pricing in diverse province della Cina, 13 sull’Emission Trading System (ETS) europeo, e poi ancora Il British Columbia canadese, i sistemi ETS regionali degli Stati Uniti, Australia, Giappone, Corea del Sud, Gran Bretagna. Si tratta dell’analisi più completa e rigorosa condotta finora su questo tema.
Riduzioni “immediate e sostanziali” grazie al prezzo del carbonio
L’introduzione di un prezzo del carbonio ha prodotto “riduzioni immediate e sostanziali delle emissioni” per almeno 17 di questi schemi, sottolineano gli autori. Un risultato che viene raggiunto “nonostante il basso livello dei prezzi nella maggior parte dei casi”. Un dato importante perché conferma che usare meccanismi ETS impostati in modo progressivo, anche se inizialmente con un valore delle quote molto basso, riescono a dare risultati immediati.
“Le riduzioni delle emissioni statisticamente significative variano tra il –5% e il –21% in tutti i programmi”, continuano gli autori, spiegando che anche dopo aver applicato correttivi per rendere comparabili gli studi e limitare l’effetto di possibili bias i valori delle riduzioni di gas serra si attestano tra -4 e -15%. Due fattori più di altri contribuiscono all’efficacia del prezzo del carbonio. Da un lato, una comunicazione e un’architettura del sistema del carbonio “aggressiva”, capace cioè di innescare un “effetto annuncio”. Dall’altro lato, proprio un contesto comunque favorevole alle industrie coinvolte grazie a bassi costi delle quote di carbonio.