Il gruppo CDP aiuta gli investitori a realizzare gli obiettivi climatici del loro portafogli
(Rinnovabili.it) – Il gruppo no profit CDP (Carbon Disclosure Projet) ha creato un sistema di rating per le temperature che consentirà agli investitori di tracciare le emissioni di carbonio attraverso la catena del valore di oltre 4.000 aziende. “Gli investitori desiderano sempre più allineare i loro portafogli agli obiettivi climatici internazionali e all’economia del futuro”, ha affermato Laurent Babikian, responsabile di CDP Europe.
Secondo gli esperti climatici è assolutamente necessario realizzare un’economia a zero emissioni nette entro il 2050 per evitare i peggiori effetti del riscaldamento globale. Per le aziende questo significa intraprendere, da subito, rapidi percorsi di decarbonizzazione. Al tempo stesso, gli investitori devono ridimensionare le risorse a supporto della transizione allineando i propri portafogli al target 1,5°C, stabilito dall’Accordo di Parigi. Una mossa necessaria sia sul fronte dell’azione climatica che per ridurre i rischi finanziari legati al cambiamento in atto.
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Per questa ragione, CDP ha cercato di fornire “uno standard chiaro, basato sulla scienza e uniforme” che aiutasse gli investitori ad orientarsi più facilmente. Per comprendere meglio il rischio finanziario, diversi gestori patrimoniali hanno già cercato di fare i conti con i dati sulle emissioni prodotti dalle aziende. Il sistema di CDP consente ora di identificare veri e propri percorsi di temperatura. In altre parole, permette di capire, in base agli obiettivi climatici assunti dalle imprese, se l’investimento sia in linea, oppure no, con il target di più 1,5°C.
In questo modo titolari di fondi e investitori possono selezionare i titoli migliori con i percorsi di temperatura più bassi, calcolare le impronte di carbonio future e analizzare i rischi a lungo termine.
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Nel dettaglio, CDP utilizza una metodologia di valutazione pubblica e open source, sviluppata in collaborazione con il WWF. Lo strumento converte gli obiettivi climatici di riduzione delle emissioni di ciascuna società in un “indice di temperature”, fornendo dati anche sul cosiddetto Scope 3 che, ad esempio, per una grande major petrolifera include le emissioni prodotte da un’auto che usa il carburante prodotto dall’azienda. Il gestore patrimoniale francese Amundi sarà il primo a utilizzare il nuovo sistema di rating, così da sondare e vagliare l’impegno dei consigli di amministrazione delle società in cui ha investito e tenere traccia delle prestazioni dei suoi fondi.
Il rating di CDP, dunque, vuole rappresentare uno strumento di selezione delle aziende, così che anche i gruppi patrimoniali e di investimento possano “attuare specifiche azioni per impegnarsi sugli obiettivi climatici, al fine di incoraggiare le aziende a sviluppare e attuare politiche di riduzione delle emissioni“, ha affermato Jean-Jacques Barberis, responsabile Amundi.