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I mercati ETS globali sono cresciuti del 17% nel 2023

Continua l’espansione dei sistemi di scambio di crediti di carbonio come strumento per decarbonizzare l’economia. Il rapporto annuale dell’ICAP calcola che siano in vigore 36 sistemi ETS e altri 22 in preparazione o allo studio. Le regioni più dinamiche sono America Latina e Asia-Pacifico, inclusi alcuni dei paesi più dipendenti dal carbone come Cina, Vietnam e Indonesia

Mercati ETS globali: record nel 2023 con 74 mld $
Foto di Marek Piwnicki su Unsplash

Oggi i mercati ETS globali coprono il 58% del pil e il 18% dei gas serra mondiali

(Rinnovabili.it) – E’ di nuovo record per i mercati ETS globali. I sistemi di scambio di crediti di carbonio nel 2023 sono arrivati a 74 miliardi di dollari, di cui quasi 2/3 (47 mld) solo dall’ETS europeo. L’aumento sul 2022 è di oltre il 17% ed è dettato da prezzi più alti per le quote in alcuni sistemi – in particolare nell’UE e nel Regno Unito – e da un maggiore ricorso alle aste per distribuire le quote.

Ad oggi sono in funzione 36 mercati ETS globali di cui 13 a livello nazionale e 1 – quello europeo – a livello sovranazionale. A cui si potrebbero presto aggiungere altri 22 sistemi di scambio del carbonio, di cui 14 oggi sono già in preparazione e altri 8 in fase di valutazione.

In tutto, le economie coperte da ETS costituiscono il 58% del pil globale – era il 55% nel 2022 – che coprono 9,9 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente, cioè circa il 18% dei gas serra generati annualmente in tutto il mondo (era il 17% nel 2022). Lo sottolinea il rapporto annuale dell’ICAP, International Carbon Action Partnership.

Chi accelera di più sui mercati ETS globali?

L’accelerazione nei mercati ETS globali è “particolarmente evidente” nelle economie emergenti. Soprattutto in America Latina. Il Brasile ha compiuto “passi significativi” con un progetto di legge per l’attuazione di un sistema ETS, l’Argentina lo sta valutando limitatamente al settore energetico, il Messico è alle prese con un programma pilota che dovrebbe avere piena attuazione quest’anno. Cile e Colombia stanno studiando come calibrare i loro sistemi ETS.

Ma si muove anche la regione dell’Asia-Pacifico. L’India ha impostato la rotta per creare il quadro legislativo di riferimento per un ETS nazionale, l’Indonesia ha varato un sistema per il settore energetico, il Vietnam ne sta pianificando uno analogo. Questi due paesi sono quelli più dipendenti al mondo dalla generazione da carbone al di là della Cina. E ancora: Malesia, Pakistan, Filippine e Tailandia sono in diverse fasi di considerazione o sviluppo di un ETS.

“Nel 2023, i governi si sono impegnati non solo a introdurre nuovi ETS ma anche a rafforzare quelli esistenti, allineandoli all’obiettivo di raggiungere lo zero netto entro la metà del secolo”, sottolinea il rapporto. Oltre alla riforma dell’ETS europeo, parte del pacchetto legislativo Fit for 55, vanno in questa direzione anche Cina, Gran Bretagna e Corea del Sud.

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